giovedì 12 dicembre 2019

LA SCHERMA E L'EROINA DENTRO OGNI DONNA

Buongiorno a tutti,

dapprima vi ho parlato degli archetipi femminili perchè la vita della Donna è costellata da tutti questi archetipi. Onestamente avevo pensato di parlarvi delle varie figure femminili che hanno coronato la storia con la spada e non mancherò di farlo, ma oggi preferisco parlarvi di come sto cominciando a vedere la scherma da un punto di vista più personale.
La Donna è un essere mutevole e la sua mutevolezza è una dinamicità che può essere trasmessa anche nel duello. 
C'è una distanza che teniamo dal nostro avversario affinchè non ci colpisca o ferisca, quello è il nostro centro, nello Shii-cho la nostra sfera, come non mancano di ricordarci i nostri insegnanti.
Nessuno può entrare nel nostro spazio se non glielo permettiamo (come diciamo noi "Tu non puoi passare").
Per fare entrare qualcuno nella nostra intimità più profonda ci vuole tempo e se ci sentiamo invasi come da un attacco in duello, possiamo decidere di parare quell'attacco o di schivarlo.
Il duello ci insegna a mantenere la nostra assertività e a comunicare con l'altro.
A volte abbiamo bisogno di tenere le distanze anche a causa di ferite precedenti e il "Tu non puoi passare" di Gandalf è applicabile nella vita come nella scherma.
Siamo noi a decidere quando fidarci un po' più dell'altro e lasciarlo entrare nella nostra sfera.
Attraverso la scherma non c'è bisogno di parole per comunicare è tutto improntato sul linguaggio non verbale.
Possiamo provare a percepire cosa sta pensando il nostro avversario e in alcuni casi anticiparne le mosse semplicemente dalla sua espressione, da come ci guarda o ci sorride, o se magari ci sta incorraggiando o sfidando.
Se tra i due duellanti c'è armonia, ascolto reciproco ed empatia, ad un certo punto la tensione del conflitto si attenua e si crea una danza.
Mi è capitato di lasciarmi trascinare dalla spada dell'altro in parata accorgendomi che stavo girando perfettamente in sintonia con l'avversario pur restando nella mia sfera.
Mi ricorda moltissimo quando nel tango argentino l'uomo guida e la donna segue.
La scherma ti scarica senza dire una parola tutte le emozioni che hai dentro, impari ad ascoltare il tuo corpo perchè in quel momento è soltanto lui a parlare col tuo avversario e ti costringe a concentrarti solo su di te.
Il duello in realtà è la perfetta risoluzione dei conflitti. Se sappiamo ascoltarci e ascoltare l'altro possiamo donare all'altro qualcosa di noi e noi qualcosa a lui e ne farà tesoro per il duello successivo. Lo stesso vale per due persone che abbiano avuto un conflitto, fare tesoro e cogliere la lezione da quanto accaduto può addirittura essere costruttivo per fare crescere e migliorare il rapporto successivamente.
Se è vero che ogni duellante è una sfera che si muove nello Shii-cho mi viene da pensare che due sfere unendosi in duello formino il simbolo dell'infinito che nel tango argentino è l'8 (detto ocho) che simboleggia l'armonia perfetta. L'armonia perfetta dei duellanti per dirsi ciò che pensano, sentono e vogliono nel silenzio e solo con il corpo. Se volessi utilizzare la mia parte romantica direi che è come fare l'amore.
La scherma ti permette anche di affrontare le tue paure e di superare i tuoi limiti e di uscire dalla tua zona di comfort, questo grazie alla legge di risonanza che si crea tra i duellanti che si fanno da specchio.

Dentro ogni Donna esiste un'eroina che viene risvegliata e che ha un Drago da sconfiggere:

"C'era una volta una Principessa che partì dal suo castello per un lungo viaggio. Durante questo viaggio dovette affrontare le sue paure più grandi tra cui il Drago che risiedeva dentro di lei, così lo affrontò in duello e tornò al castello come una Regina".



Questa breve fiaba ci ricorda alcuni personaggi cinematografici come Eowyn del "Signore degli Anelli" che teme la gabbia e sconfiggerà il Witchking; oppure Biancaneve che nel film "Biancaneve e il Cacciatore" è ben lontana dalla Principessa che conosciamo, è una Principessa che si trasforma in Guerriera distruggendo, ma anche perdonando la matrigna cattiva. 
Ognuno ha il suo Drago interiore da sconfiggere: può essere la paura di non sentirci amati, compresi o apprezzati, la paura di essere rifiutati o abbandonati, la paura di non riuscire a raggiungere un obiettivo per noi importante o di non risollevarsi da un fallimento etc.
E se ogni Donna immaginasse di duellare col proprio Drago interiore usando la scherma?
E se ogni Donna cominciasse a danzare col suo Drago duellando?
A questo punto si accorgerebbe di non avere più paura...




Questo è il mio primo bilancio dopo tre mesi di allenamento e credo sia molto positivo e lo devo anche ai nostri insegnanti e compagni.


Lady Funambola 





Bibliografia consigliata:
- Il femminile nella fiaba - Marie Louise Von Franz
- L'eroe dentro di noi - Carol S. Pearson
- Risvegliare l'eroe dentro di noi - Carol S. Pearson



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