lunedì 16 settembre 2019

Forma 5, Episodio 2: Codifica

Buon lunedì a tutti!

Sistemati i Padawan con il rientro a scuola, sono pronto a prendervi per mano nella seconda tappa che ci porterà alla perfetta conoscenza della quinta Forma di combattimento con la Lightsaber: il Djem-So.

Quando abbiamo riunito il consiglio degli Stili per codificare la Forma V, ci siamo trovati di fronte ad un paradosso inizialmente abbastanza problematico: come anticipato la scorsa settimana, il Djem-So e’ caratterizzato dall’uso della forza fisica e da attacchi potenti, preposti ad un atteggiamento aggressivo e dominante durante il Duello; tutto ciò è palesemente in contrasto con la filosofia ludica ed imperniata sulla sicurezza che pratichiamo noi della Tortellino Laser.

Come far coesistere la filosofia di uno Stile così “oscuro” con il nostro modo di “leggere” il Lightsaber Combat? Mie esperienze passate nello studio delle arti marziali mi hanno svelato la soluzione: sostituendo la potenza del colpo con la maestosità di un’arte antichissima e l’austerita’ delle sue movenze; inoltre per ragioni di sicurezza l’applicazione della forza tipica dello Stile deve cambiare bersaglio, dal compagno di Duello alla sua spada.

Prima di intraprendere la mia avventura con il Lightsaber Combat, per anni ho praticato una delle più antiche forme del Bushido; mai avrei pensato di utilizzare nella pratica della scherma con la spada Laser la via dell’armonia della Spada, lo Iaido.

Le maestose direttive offensive e difensive di questa antica arte marziale si adattano perfettamente alla descrizione canonica della Forma V, con ampi fendenti e raddoppi nei contrattacchi.
L’ambidestria diventa una caratteristica peculiare del Djem-So, per renderlo più imprevedibile e meno statico.
La guardia alta visibile nella Saga e’ stata trasposta nel Jordan No Kamae del Bushido Classico, mantenendo sia la postura laterale e posteriore, sia la spada quasi verticale, quasi una “posta di Falcone”.

Per caratterizzare meglio la nostra versione della Forma V, abbiamo volutamente escluso le parate diciamo classiche, sostituendole con mirati attacchi sulla spada avversaria, in maniera da improntare lo Stile su una dinamica prettamente offensiva e “aggressiva”, pur rimanendo nell’ambito della totale. Sicurezza durante il duello.

Oltre ai tagli (kiri) presenti nello Iaido, abbiamo pensato di inserire nel Djem-So anche altre Fasi del combattimento simbolico dello Iaido: il Chiburui (scrollare simbolicamente il sangue dalla lama) e’ perfetto nel raddoppiare gli attacchi e dare l’idea di una tempesta incessante di colpi di aggressione sull’avversario; il Noto (il rinfodero della spada) crea delle varianti ampie per colpire l’avversario con direttive laterali ed ascendenti.

Seguendo sempre il Canone dello Stile, abbiamo pensato di lasciare molto spazio agli attacchi avversari, in modo da focalizzarsi sulle risposte ed i contrattacchi: ciò rende il Djem-So della Tortellino Laser uno Stile avanzato, adatto a praticanti più esperti ed in grado di gestire con freddezza e controllo le varie fasi del Duello.

Alla prossima!

Mistrolomeo

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