Buon Lunedi e ben ritrovati!
Innanzitutto mi scuso per la settimana di latitanza, ma impegni di lavoro e non mi hanno sottratto il tempo necessario alla redazione dei miei post settimanali, ma vedrò di rimediare subito, continuando il racconto su come Darth Sidious, sotto le mentite spoglie dell'ormai cancellerie Sheev Palpatine di Naboo, sia riuscito a distruggere da solo l'intero Ordine dei Jedi ed a trasformare la Repubblica nel suo personale Impero Galattico.
Ci eravamo lasciati 15 giorni fa con i funerali del maestro Jedi Qui Gon Jinn, occasione in cui Sidious incontrò per la prima volta il bambino che sarebbe diventato in futuro il suo più fidato seguace: Anakin Skywalker.
Tornati su Coruscant, il cancelliere intensificò i contatti con uno dei più potenti membri del consiglio dei Jedi, il Conte di Serenno, Dooku. Lo mandò per una missione fittizia sul suo pianeta natale, in maniera da fargli prendere coscienza del suo retaggio di legittimo erede al trono di Serenno ed instillargli il dubbio che l'ordine dei Jedi non fosse così puro come il Conte credeva.
Nei mesi successivi la manipolazione giunse al termine, quando Dooku abbracciò il Lato Oscuro della Forza e divenne il nuovo apprendista di Sidious, sotto il nome Sith di Darth Tyranus.
Insieme, maestro e apprendista, cominciarono ad imbastire le basi che avrebbero rimesso l'ordine dei Sith al comando della Galassia. Va detto che oltre ad un'ottima strategia, ogni tanto anche il più cattivo dei cattivi ha bisogno di un colpo di fortuna e questa fortuna si presentò sotto le stravaganti forme di un maestro Jedi, Sifo-Dyas.
Costui aveva uno spiccato dono della preveggenza e nelle sue visioni scorse la fine della Repubblica e dell'ordine Jedi: ovviamente i "sensibilissimi" membri dell'Ordine Jedi gli diedero un po' del matto, perciò Sifo-Dyas chiese aiuto al Cancelliere Palpatine e andò sul Pianeta Kamino, per ordinare a spese della repubblica la creazione di un enorme esercito di Cloni, a partire dalla matrice genetica di un noto cacciatore di Taglie, Jango Fett.
Ovviamente Palpatine aveva già capito come poter utilizzare questa incredibile opportunità, ma il Sifo-Dyas era uno scomodo testimone, perciò lo fece uccidere da alcuni sicari di Dooku, mentre leui si occupava di cancellare dagli Olocron del tempio Jedi ogni informazione riguardante il pianeta Kamino ed il lavoro dei suoi clonatori.
Nel frattempo il suo apprendista, ufficializzando il suo titolo di Darth Tyranus, iniziò una campagna per reclutare più sistemi possibili che non vedevano di buon occhio l'operato del Senato Galattico (ovviamente gestito da Palpatine, con una serie di inique manovre politiche); da qui nacque la Confederazione dei Separatisti, tra cui spiccavano la Tecno-Gilda, il sistema Bancario e la Federazione dei Mercanti.
Iniziò perciò un conflitto armato tra Repubblica e Separatisti, entrambi controllati dalla stessa mano.
La guerra incrinò i fondamenti della repubblica ed il senato, corrotto, compiacente e spaventato, prolungò il mandato biennale di Palpatine a tempo indeterminato, conferendo nello stesso tempo sempre più poteri al Cancelliere. Si formò però un circolo di senatori (il concilio dei 100) guidati dall'intraprendente Senatrice Amidala, ex Regina di Naboo, che mise parecchio i bastoni tra le ruote del cancelliere, limitandone il più possibile l'aspetto più autoritario della sua politica.
Palpatine non poteva continuare a tollerare questi fastidiosi ostacoli alla sua definitiva ascesa, per cui fece organizzare da Dooku una serie di attentati per uccidere la senatrice. Anche se fallirono, ottennero comunque il risultato di far lasciare a Padme Amidala il pianeta Coruscant, per tornare in incognito sul suo pianeta natalke Naboo, sotto la scorta del cavaliere Jedi Anakin Skywalker.
Il senatore che sostituì Padme al senato fu Jar Jar Binks, che venne facilmente manipolato da Palpatine per proporre una mozione per attribuire al Cancelliere il comando delle operazioni armate.
Il primo ordine di Palpatine fu ovviamente quello di ordinare la costituzione di un grande esercito della Repubblica, per contrastare l'esercito di Droidi dei Separatisti.
Inizialmente i risultati delle operazioni del nuovo esercito furono eclatanti: le prime vittorie contro gli eserciti dei Droidi diedero nuova linfa e fiducia nel senato Galattico, oltre a rassicurare anche il Tempio Jedi sulla bontà dell'iniziativa di Palpatine.
Fu allora che l'oscuro signore dei Sith finì di sistemare gli ultimi pezzi sulla sua scacchiera: contando sul senso del dovere del consiglio Jedi nei confronti della Repubblica, propose ai più grandi membri dell'ordine di guidare personalmente le varie armate di Cloni sparse per la Galassia, nel tentativo di porre fine al conflitto.
Quello che tutti ignoravano risiedeva in un piccolo codice introdotto da Sidious nel programma comportamentale di ogni Clone: un comando silenzioso che avrebbe dato scacco matto al Tempio Jedi al momento opportuno.
L'Ordine 66.
Alla prossima,
Mistrolomeo
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