venerdì 10 luglio 2020



LA MELODIA DELLA SPADA: MAKASHI ULTIMO CAPITOLO

Bentrovati!
Mi auguro che questa rubrica possa intrattenervi come si deve perché oltre ad essere un modo per condividere i miei pensieri personali potrebbe essere anche una buona forma di conoscenza dell’ambito della scherma con spada laser. Quantomeno nella nostra scuola.
Passiamo però a ciò di cui volevo parlarvi, le difese del makashi:
Per difese s’intende il parare un attacco, fermarlo. Nel secondo stile non è così! Il makashi nella sua omogeneità racchiude un movimento incessante che ipoteticamente parlando non si ferma mai quindi chiamare parata un movimento difensivo non è tecnicamente corretto.
Ciò che contraddistingue le difese sono le deviazioni degli attacchi atti a “ribaltare” la situazione portandola da un punto difensivo a una posizione d’attacco. Questo vale per qualsiasi posizione si porta la spada per difendersi, dalla testa fino ai piedi.
Anche il secondo stile ha delle difese che interrompono il ritmo proprio e dell’avversario ma questo è dato dalla necessità stilistica con cui si combatte.
Infine per concludere ribadisco che il makashi personalmente lo trovo come la perfetta trasposizione musicale del jazz.
Per ora mi tocca fermarmi qua, lo studio di altri stili non l’ho ancora approfondito bene, continuerò comunque a studiarmi e sentirmi per valutare che ciò che ho scritto fino ad adesso possa effettivamente rispondere a verità. Vi lascio con la speranza che questa rubricavi sia piaciuta e che vi abbia aiutato un pochino a “leggervi e ascoltarvi dentro”.

Soc’mel sle bon!

Cpt. Kappa



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