LA MELODIA DELLA SPADA: MAKASHI ULTIMO CAPITOLO
Bentrovati!
Mi auguro che questa rubrica possa intrattenervi come
si deve perché oltre ad essere un modo per condividere i miei pensieri
personali potrebbe essere anche una buona forma di conoscenza dell’ambito della
scherma con spada laser. Quantomeno nella nostra scuola.
Per difese s’intende il parare un attacco, fermarlo.
Nel secondo stile non è così! Il makashi nella sua omogeneità racchiude un
movimento incessante che ipoteticamente parlando non si ferma mai quindi
chiamare parata un movimento difensivo non è tecnicamente corretto.
Ciò che contraddistingue le difese sono le deviazioni
degli attacchi atti a “ribaltare” la situazione portandola da un punto
difensivo a una posizione d’attacco. Questo vale per qualsiasi posizione si
porta la spada per difendersi, dalla testa fino ai piedi.
Anche il secondo stile ha delle difese che
interrompono il ritmo proprio e dell’avversario ma questo è dato dalla
necessità stilistica con cui si combatte.
Infine per concludere ribadisco che il makashi
personalmente lo trovo come la perfetta trasposizione musicale del jazz.
Per ora mi tocca fermarmi qua, lo studio di altri
stili non l’ho ancora approfondito bene, continuerò comunque a studiarmi e
sentirmi per valutare che ciò che ho scritto fino ad adesso possa
effettivamente rispondere a verità. Vi lascio con la speranza che questa
rubricavi sia piaciuta e che vi abbia aiutato un pochino a “leggervi e ascoltarvi
dentro”.
Soc’mel sle bon!
Cpt. Kappa
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