lunedì 6 luglio 2020

La Croce, la Spada, la Bandiera.

Quando George Lucas iniziò la stesura del primo Star Wars, uno dei primi aspetti che dovette affrontare fu come delineare la figura del cavaliere Jedi.
Aveva bisogno di caratteristiche ben precise su cui basare i suoi guardiani della galassia, protettori della Repubblica: immacolati, indomiti, spirituali, dotati di caratteristiche fisiche e mentali quasi soprannaturali.


Fortunatamente per le sue meningi esistevano storicamente due ordini militari che rispecchiavano perfettamente le qualità necessarie alla creazione del cavaliere Jedi: i Samurai giapponesi ed i cavalieri del Tempio. Lo stile di combattimento, il rigore marziale e la devozione dei primi ben combaciava con il perfetto connubio tra marzialita' e spiritualità alla base del credo Templare. 

Nasce così, da questa elaborata sinergia, la figura del Cavaliere Jedi: la tunica è una via di mezzo tra il kimono giapponese ed un saio monacale, la sua arma (la Lightsaber) non è altro che una Katana con una lama di plasma, gli stili di combattimento hanno nomi e caratteristiche decisamente legati alle discipline del Bushido. A ciò si aggiungono la visione spirituale e l’intima ricerca della perfezione, entrambi connotati caratteristici del percorso templaristico. 


Anche le vicende narrate nei film della Saga traggono spunto da vicende storiche realmente accadute: i Samurai, alla stregua dei Jedi, si trasformarono rapidamente da guardiani dell’imperatore a ribelli braccati dal nuovo esercito imperiale; l’ordine 66 non è altro che la trasposizione cinematografica del complotto che, in quel fatidico 13 ottobre del 1307, porto’ alla Purga Templare ed alla nascita del mito del Venerdì 13, simbolo del giorno infausto per antonomasia.




Da praticante di Iaido e da Cavaliere Templare, sono sempre rimasto affascinato da questa incredibile "vergenza nella Forza", da quanto fossero accomunate, sotto l'Egida della Saga di Star Wars, queste mie due passioni; fino al punto di percepire chiaramente che forse non era solo la mera casualità ad avermi avviato in certe determinate direzioni hobbistiche.




Se c'è una cosa che mi ha insegnato fin da piccolo il buon Maestro Kenobi, è di dar retta al mio istinto: c'è un significato recondito se i sentieri della vita mi hanno portato ad ora e adesso, schermidore laser, un baqckground da Iaidoka e Cavaliere del Tempio. Ognuna delle mie passioni è legata strettamente alle altre da un filo unico ed invisibile, un pezzo di un puzzle che diventa sempre più chiaro, ogni giorno che passa.

Ultimamente un altro tassello si è unito perfettamente al quadro generale: quando il buon Capitano Kappa ha cominciato a definirci una Ciurma di Pirati Spaziali, una Eco ha misteriosa ha cominciato a rimbombarmi in testa. E la fonte di questa Eco si è manifestata durante uno delle ultime Conferenze templari a cui ho partecipato, dal titolo "La Marina templare".



Durante la Purga Templare, da cui poi Lucas ha tratto il suo Ordine 66, la Flotta Templare fuggì dalle coste francesi nella notte, con le vele nere per non farsi vedere ed un simbolo bianco sulle loro bandiere, a testimonianza eterna del lutto all'interno dell'Ordine: un teschio e due tibie incrociate, quello che sarebbe diventato famoso negli anni a venire come il Jolly Roger, emblema eterno della pirateria.


Questo simbolo deriva verosimilmente dal teschio, simbolo di morte, e dalle tibia incrociate, motivo che possiamo trovare sul sepolcro di ogni cavaliere templare, sempre raffigurato nei bassorilievi in questa posizione, a gambe incrociate.



Vogliamo aggiungere che la nave Ammiraglia della Flotta Templare aveva per nome "IL FALCONE"?!? Non vi ricorda per caso una ben nota nave mercantile Corelliana?!?

Cavalieri Jedi, Templari e Pirati. 

Le vie della Forza ci hanno portato fino a qui, alla nascita della Tortellino Laser. e L'universo ci sta aspettando, nel nome del Brodo e del Tortellino.....



Mistrolomeo






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