venerdì 15 marzo 2019

Il cuore della spada, l’essenza del guerriero

“Il cuore della spada, il cristallo e’...” (Yoda)

Al centro del processo per la realizzazione di una Lightsaber, vi e’ la ricerca, la raffinazione e l’incastonatura del cristallo kiber che, irradiato da una fonte energetica, crea il fascio di plasma, dando origine alla lama.

Nel Lore di Star Wars la maggior parte dei cristalli, usati nella costruzione delle spade Laser, veniva raccolta in particolari caverne su Adega, Ilum ed in particolare su Dantooine.

Alla fine del suo percorso come allievo, ogni neo Padawan doveva compiere una sorta di pellegrinaggio, guidato dalla Forza, per trovare il “Suo” particolare cristallo, con cui sarebbe poi entrato in sintonia.

Difatti, per un individuo non sensibile alla Forza, un cristallo e’ un semplice pezzo di roccia. Sarà certamente in grado di accendere e maneggiare una Lightsaber, ma sarà semplicemente il maneggiare un fascio rovente di plasma. Per il cavaliere Jedi od il guerriero Sith, invece, il cristallo e’ molto, molto di più: e’ la manifestazione della connessione esistente tra lo spadaccino e la Forza, nelle sue diverse espressioni.

Una volta trovato il cristallo giusto, l’apprendista doveva Rimanere in meditazione anche settimane davanti al cristallo per entrare in sintonia con lui e renderlo parte del flusso di Forza.
Alcuni allievi particolarmente dotati, come Maul o Luke Skywalker, riuscivano tramite la Forza e la concentrazione a plasmare i loro cristalli da materiali inerti.



Un caso particolare e’ rappresentato quando un guerriero veniva corrotto dal lato oscuro della Forza, il cristallo della sua Lightsaber perdeva ogni “contatto” e sintonia con il possessore e quindi doveva venire modificato. Alcune teorie parlano di cristalli sintetici con una particolare affinità con il lato Oscuro, altre (che personalmente preferisco) invece descrivono un processo violento di “sanguinamento” del cristallo, tramite la rabbia del possessore, in maniera da corrompere fisicamente l’essenza della spada. Da qui, il colore cremisi delle spade usate dai Sith.

Colori delle Lame e loro significato:

I cristalli Kiber, che davano il personale colore alla lama brandita, “sceglievano” il loro padrone in base all’indole ed alla sensibilità nei confronti della Forza:

- Blu rappresentava pienamente chi aveva scelto la “via del Guardiano”, ovvero chi sviluppava la Forza attraverso il Duello.
- Verde invece era più comune per chi mostrava una maggiore inclinazione per i poteri legati alla manipolazione della Forza stessa, segnando la “Via del Console”.
- Giallo era riservato poi ai Difensori, futuri Custodi del Tempio Jedi e protettori dei segreti dell’Ordine.

All’interno della spada potevano essere posizionati più cristalli, dando origine a combinazioni cromatiche molto variegate, che potevano rappresentare motivazioni affettive (Galen Marek inserì il cristallo blu della spada del padre insieme al suo verde, dando origine ad un particolare verde acqua) oppure avevano lo scopo recondito di creare una sinergia potenziativa tra i cristalli.

Casi particolari sono il Color Ametista della spada del Maestro Windu, che, scaturendo dal rosso e dal blu, rappresentava molto bene la Luce e l’Oscurita’ della Forma 7, il Vaapad, utilizzata dal Maestro. Oppure l’arancione, che sottolineava l’unicita’ di Loobacca, unico Wookie sensibile alla Forza.

A presto!

Mistrolomeo

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