Pronti per iniziare insieme un nuovo viaggio alla scoperta delle 8 Forme di combattimento con la Lightsaber?
Abbandonata la “rozza” Via del Sarlacc, lo Schii-Cho, addentriamoci ora nelle eleganti movenze della Forma 2: il Makashi.
Il Makashi, la via dell’Ysalamir o Via della Contesa, e’ la seconda delle 8 forme di combattimento con la spada Laser.
Dopo la proliferazione della Forma I come tecnica di combattimento con spada laser, la Forma II si sviluppa come mezzo di scontro Lightsaber vs. Lightsaber.
Viene descritta come molto elegante, potente e richiedente una precisione assoluta nei colpi, in modo da consentire al fruitore di attaccare e difendere con il minimo sforzo mentre l’avversario si affatica, brandendo la spada con una mano sola per avere maggiori raggio di movimento e fluidità.
Il Makashi fa affidamento su parate, affondi e piccoli, precisi fendente, in opposizione a parate e fendenti maggiormente ampi di altre forme.
La Forma II enfatizza sia un movimento fluido e costante, che l’anticipo dei colpi sferrati dall’avversario, per cui richiede molta rapidità e fluidità nei gesti, sia della spada, che del corpo stesso del duellante.
I movimenti dei praticanti del Makashi seguono una linea singola, in senso frontale e retro, spostando i piedi in modo da mantenere un equilibrio perfetto mentre il duellante attacca e si ritira, perciò il gioco di gambe e’ fondamentale.
Il Makashi e’ uno stile basato sull’equilibrio, su cariche in avanti e indietro, affondi e ritirate improvvise. Eleganza, galanteria, incanto, finezza, teatralità ed arte rappresentano il cuore della Forma II. Chi lo pratica si addestra ad evitare la schiavitu’ della Forma, poiché tale schiavitu’ rendeva vulnerabile il fruitore alla sconfitta.
Il principale usufruitore e Maestro dello stile fu il Conte Dooku: la sicurezza sfociante quasi nell’arroganza, l’eleganza e l’aggressivita’ del Conte di Serenno collimavano perfettamente con l’essenza dello Stile. La sua certezza di vittoria era un’arma potente e metteva l’avversario in difficoltà ancor prima che il duello iniziasse e le movenze eleganti del Conte creava un’ammirazione spesso fatale per il suo sfortunato avversario.
Poco sfruttato dagli allievi meno talentuosi, era difficile trovare avversari in grado di impensierire un Maestro dello Stile Makashi; durante la guerra dei cloni a decine perirono per mano del Signore dei Sith.
L’unica debolezza dello stile però fu fatale a Dooku: il Makashi, pur preciso ed elegante, si trova in netta difficoltà ad affrontare stili che producono un’energia cinetica maggiore, come il Djem Do o il Vaapad, la potenza dei colpi di Anakin consumo’ rapidamente le energie del Conte, che dovette capitolare davanti alla pura potenza della Forma V.
Alla prossima settimana!
Mistrolomeo
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