giovedì 2 maggio 2019

Forma 2, Episodio 4: Geometrie

Bentrovati dopo questo ponte spaziale!

Questa settimana proseguiremo la nostra esplorazione dell’affascinante mondo del Makashi, la seconda Forma di combattimento con la spada Laser.



Dopo aver approfondito le origini, la codifica e la filosofia che stanno dietro la Forma 2, oggi vorrei parlarvi di un aspetto a mio avviso fondamentale per assimilare questo raffinato Stile: la sua geometria.

Lo Schii-Cho viene geometricamente correlato ad una sfera difensiva, al cui centro sta il duellante ed il cui raggio e’ rappresentato dalla lama della spada; ma se invece proviamo a dare una forma geometrica ad uno stile aggressivo come il Makashi, questa Forma è senza dubbio il Cono.


In questo caso il duellante può essere visivamente rappresentato dalla base del nostro cono, protetto dal grande allungo di una presa ad una mano e dal prolungamento della lama, che ne delimitano costantemente la punta.

Nostro scopo primario, durante la pratica della Forma 2, e’ penetrare con la punta del cono le difese dell’avversario: tutte le direttive di attacco e le deviazioni difensive, per essere eseguite correttamente, devono scorrere sull’altezza del Cono, scivolando costantemente sulla sua superficie. Oltre a darci un aiuto ed un “appiglio didattico” con le traiettorie, lambire la superficie del Cono rende ogni nostro movimento particolarmente bello esteticamente, dando l’idea di scivolare con la lama su dei quarti di luna.


Oltre alla componente estetica, da non tralasciare mai quando parliamo di Makashi, immaginare il Cono durante la pratica dello Stile ci da’ la possibilità di ridurre al minimo i movimenti inutili od esageratamente fuori dalla postura, risparmiando parecchio sulle richieste energetiche dello stile (il concetto di “Muda”, tanto caro al Bushido).

Il concetto figurativo del Cono ci aiuta molto anche su un altro aspetto del duello in Forma 2: il gioco di gambe e la distanza di ingaggio. Mantenere una giusta distanza dal compagno di duello ci permette di affondare la punta del nostro cono nelle sue difese, se ci allontaniamo troppo, il Cono non “punge”, se ci avviciniamo troppo la punta del Cono si “apre” e ci rendiamo totalmente indifesi nei confronti dei contrattacchi avversari.

Va specificato che durante la didattica del Makashi “avanzato”, alla Tortellino Laser asd abbiamo codificato tecniche per “accorciare” l’altezza del Cono, contraendo la guardia per poi esplodere con una risposta in chiusura.

A presto!

Mistrolomeo

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