venerdì 19 luglio 2019

Forma 4, Episodio 4: geometria

Ben ritrovati, miei giovani apprendisti!

Innanzitutto voglio scusarmi con voi per l’assenza della consueta rubrica sugli stili la scorsa settimana, ero in trasferta in una galassia lontana lontana e non ho potuto adempiere ai miei doveri di redattore. Mi scuso ancora con tutti voi.

Ma ciancio alle bande, torniamo a bomba su un aspetto molto particolare della Forma 4, la sua geometria spaziale, aspetto fondamentale per comprendere l’essenza dello Stile Ataru e poterlo interpretare nel migliore dei modi.

Le precedenti 3 Forme si basano su forme geometriche fisse: sfera difensiva per lo Schii-Cho, un cono penetrante per il Makashi, il Triskel per il Soresu. Per quanto riguarda l’Ataru, invece, la sua estrema mobilità trae origine da una forma geometrica fluida.
Stiamo parlando dell’Orbitale.

Alla base dell’orbitale vi e’ l’origine ed il mantenimento dell’esistenza: la struttura energetica dell’atomo e’ basata sugli orbitali degli elettroni, il movimento dei pianeti e verosimilmente dei sistemi stellari sono strutturati sull’orbitale. Così è per l’Ataru.

Come già descritto in precedenti episodi riguardanti la Forma 4, la quintessenza dello Stile si rinviene nel suo costante movimento, la “vita” del suo fruitore dipende dal rimanere mobile lungo questi orbitali variabili, uno che interessa il movimento nello spazio del duellante, uno che invece viene tracciato dalle direttive di attacco e difesa della Lightsaber.

L’imprevedibilità e la letalità dell’Ataru sono strettamente connessi alle sinergie dei suoi orbitali di movimento, sinergie che possono essere sia in concordanza, ma anche in discordanza di fase: avanzamento con il corpo ed inversione con la spada, ritirata con attacco, le combinazioni possibili sono molteplici, tutte concorrenti alla variabilità della Forma 4.
Un’altra componente molto particolare dello Stile e’ che i differenti orbitali possono variare tra di loro non solo nello spazio (come abbiamo appena visto), ma anche nel tempo, variando la loro velocità della loro elittica.

Avrete ormai capito quanto tempo, impegno e dedizione sono necessarie per padroneggiare le diverse variegature dello Stile Ataru, ma con l’aiuto e la simpatia degli istruttori di Tortellino Laser, anche un compito così gravoso diventa una bellissima avventura, da vivere in compagnia.

Alla prossima,

Mistrolomeo






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