Buon lunedì a tutti!
Torniamo a parlare, in questa fredda mattinata di dicembre, di Niman e di come, alla Tortellino Laser asd, abbiamo dato concretezza reale alla Forma VI.
Devo ammettere che non è stato facile, per il nostro Concilio degli stili, mettere mano ad uno Stile così “fantascientifico” e poco descritto nel Lore della saga di Star Wars. Avevamo a disposizione tre punti su cui codificare la Forma e tutti e tre ci sono stati poco di aiuto: Due spade, stile equilibrato senza punti di forza e debolezze, uso della Forza.
Abbiamo così deciso di partire dal dualismo insito nel nome Niman: la Forma VI che insegnamo alla Tortellino Laser può essere praticata sia con una che con due spade, anche se formalmente la versione con doppia lama e’ quella diciamo canonica.
La presa sulla Lightsaber e’ classica, a martello, anche se piu morbida rispetto alle Forme precedenti, quasi una via di mezzo tra la presa a martello e la presa a pistola della Forma II. Le direttive di attacco e difesa sono ampie, creando molto spazio e sfruttando allunghi decisamente interessanti; gli eventuali vuoti lasciati all’iniziativa dell’avversario vengono colmati facilmente tramite il raddoppio con la seconda lama.
La risultante e’ uno Stile elegante caratterizzato da ampie rotazioni di tutto il corpo e da un notevole raggio d’azione, con il duplice scopo di mantenere molto spazio tra il fruitore ed il suo avversario, riuscendo nello stesso tempo a raggiungerlo tempestandolo con una fitta rete di attacchi, sfruttando l’uso delle due lame.
Terminata la codifica di questo primo approccio al Niman, ci siamo resi conto che non era per noi sufficientemente legato al Lore redatto da Lucas, perciò abbiamo deciso di provare a codificarne una versione con una sola Lightsaber.
La difficoltà principale era inserire “l’uso della Forza” nei duelli reali, dal momento che nessuno di noi risulta dotato di superpoteri telecinetici: abbiamo perciò pensato di utilizzare la mano libera a nostra disposizione per effettuare Armoniche o Prese direttamente sulla lama dell’avversario, in maniera da disarmarlo o semplicemente “ferirlo” con la sua stessa spada, tramite rotazione della stessa. L’uso delle Armoniche diventa così esclusiva caratterizzazione della Forma VI.
Non potendo usare la “Forza” a distanza, il Niman a singola lama ha così bisogno di bilanciare perfettamente le distanze (come da Lore, l’equilibrio e’ la caratteristica base dello Stile), alternando allunghi e ritirate brevi, sempre focalizzando l’obbiettivo di chiudere la distanza nel momento giusto e impossessarsi del controllo sulla lama dell’avversario.
Le conseguenze di questo approccio vengono poi riflesse nell’atteggiamento del nostro avversario, durante la pratica del Niman: tenderà, per evitare l’uso delle Armoniche, di rimanere a distanza, permettendoci di usufruire di questi spazi per impostare il duello secondo la nostra strategia.
La spada non è sempre la nostra migliore arma...
Mistrolomeo
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