mercoledì 22 maggio 2019

Forma 3, Episodio 2: codifica

Buongiorno a tutti!

Oggi affrontiamo la seconda tappa della nostra avventura denominata Forma 3, alla scoperta di come, alla Tortellino Laser asd, abbiamo deciso di codificare il Soresu.

Come vi ho sempre detto, alla base del processo di codifica di uno Stile esiste sempre la fusione tra il Lore legato alla Saga Cinematografica ed una tecnica schermistica reale: esiste sempre, tranne che per il Soresu!


Le caratteristiche coreografiche della Forma 3 e la sua filosofia sono talmente iconiche che adattarla ad una scherma reale la avrebbe snaturata troppo. Perché?!? Ci arriviamo subito!

Se analizziamo lo Stile di Combattimento di Obi One Kenobi (Maestro della Forma 3), nei duelli contro Dooku, Grevious e Anakin, possiamo notare che il nostro amico Jedi ha uno stile totalmente passivo, non porta mai un attacco, agendo essenzialmente di risposta; abbiamo così deciso di restare perfettamente nel canone, quindi non potevamo associarlo ad una scherma reale (non esiste una tecnica schermistica che non preveda una componente offensiva).

Partendo da questo principio, abbiamo davvero affrontato un universo nuovo, cercando di concretizzare in uno Stile efficace e produttivo quanto visto nei film o letto nei romanzi.

Nel Soresu, la spada viene tenuta molto più vicina al corpo che negli altri stili di combattimento con la Lightsaber, per attirare il nostro avversario vicino  e costringerlo a consumare le sue risorse energetiche nel tentativo di oltrepassare il nostro efficacissimo scudo difensivo.



Le guardie della Forma 3 sono studiate per fluidificarsi l’una nell’altra in maniera estremamente rapida, con minimi spostamenti e spreco di energie, oltretutto il disegno creato dalle direttive di difesa ha una componente estetica davvero elevata, dando una sensazione di grazia e morbidezza.

Il gioco di gambe e’ straordinariamente efficace dal punto di vista difensivo, tagliando per vie diagonali e rotazionali ed eludendo velocemente le direttive di attacco delle altre Forme; una volta appreso, il movimento del Soresu non consente in alcun modo punti di riferimento all’avversario e crea una frustrante sensazione di sfuggevolezza. Questo spesso porta il nostro compagno di duello ad esporsi ai nostri contrattacchi.

Come ho accennato prima il Soresu non prevede attacchi nella sua attuale codifica, solo risposte in chiusura tramite i movimenti circolari delle direttive di difesa, che diventano offensive dopo essere “rimbalzate” sull’attacco avversario. Esistono comunque alcuni Forme di attacco ad “invito”, proprio per provocare l’inizio dello scontro.



Ovviamente in un combattimento reale e di fronte ad un avversario esperto, non possiamo pensare di rimanere sempre nella fase di difesa passiva e quindi e’ sorto il problema di come gestire lo scontro in maniera completa: anche qui la Saga e’ venuta in nostro aiuto, mostrandoci come il maestro Kenobi integrasse nella sua scherma parti di Forma 1 e 4 durante le fasi offensive.

Abbiamo semplicemente seguito queste indicazioni: se il fruitore della Forma 3 decide di attaccare, cambia semplicemente Forma e si avvale delle sue tecniche di attacco.

Forse sarebbe interessante trovare anche degli attacchi propri del Soresu, ma in fondo abbiamo pensato che, con 8 Forme di combattimento a disposizione, potevamo tranquillamente creare degli stili più “estremizzati”, come del resto vedremo quando affronteremo la Forma 5.

Grazie dell’attenzione e a mercoledì prossimo!

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