Buongiorno a tutti!
Oggi continueremo a parlare di Forma 4, in particolare di come alla Tortellino Laser abbiamo codificato lo stile Ataru a partire da tecniche schermistiche reali, teletrasportando questo stile spettacolare da una galassia lontana lontana al nostro mondo.
Se pensiamo alla pratica dell’Ataru, viene subito alla mente il bellissimo duello tra il conte Dooku ed il Gran Maestro Yoda in “l’attacco dei Cloni”. Una vorticosa girandola di colpi eseguite a velocità incredibile dal nostro verdognolo amico.
Come rendere praticabile uno stile basato essenzialmente sull’uso della Forza senza avere la possibilità di ricorrervi in “real”? Non potendo ovviare al gap di velocità soprannaturale di cui sono dotati i Jedi, siamo partiti dal fatto che potevamo velocizzare le traiettorie della lama, al posto del corpo.
Essendo il nostro capo istruttore Claudio aka Arkael un maestro di Kung Fu, ha una certa famigliarità con le armi usate in questa disciplina, perciò è stato quasi naturale associare le direttive di attacco dell’Ataru con quelle usate nel DAO cinese.
Il DAO e’ una tipologia di sciabola di origini antichissime (già usata un millennio prima della nascita di Cristo), anche se molto probabilmente la struttura moderna dell’arma trae spunto dalla scimitarra in uso dalla cavalleria mongola durante l’invasione della Cina nel XIII secolo.
Rispetto allo Jiang (la spada dritta) era di più facile forgiatura e non richiedeva una maestria così approfondita, pur mantenendo una spaventosa efficacia nel combattimento ravvicinato.
Le tecniche classiche di DAO prevedono stoccate e fendenti in 8 direzioni, a cui si aggiungono movimenti rotazionali dell’arma intorno al corpo.
Da qui l’idea di codificare, per la Forma 4, uno Stile veloce ed aggressivo, con deviazioni in movimento durante la difesa, seguite immediatamente da attacchi in rotazione nella direttiva opposta, con il risultato di ottenere una Forma di combattimento estremamente dinamica, veloce e con una certa dose di imprevedibilità.
La sinergia delle rotazioni di attacco con i movimenti circolari del corpo va poi ad incrementare il dinamismo dello Stile, avvicinandolo parecchio, per chi può permettersi la necessaria atleticita’ legata all’Ataru, a quanto visto nei film della Saga.
Come nella sua trasposizione cinematografica, il dinamismo estremo e la grande velocità della Forma 4, che costituiscono la grande forza dello Stile Ataru, rappresentano anche la sua debolezza più profonda: lo stile rimane efficace fino a quando il fruitore resta in costante movimento dinamico, una pausa nel combattimento rallenta la costruzione e la concatenazione degli attacchi.
Ne deriva che l’Ataru consuma velocemente le risorse energetiche del praticante, col rischio di restare senza fiato davanti ad un avversario strategicamente esperto.
Ma, nonostante tutto, il fascino e la bellezza coreografica della Forma 4 la rendono sicuramente una delle più attese nel percorso didattico dei nostri allievi.
Alla prossima!
Mistrolomeo
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