Scherma. L'etimologia è quella di "schermo", ha il senso di proteggere, schermare, appunto.
Allargando il senso, il succo della scherma (anche di quella ludica che pratichiamo noi) è colpire senza essere colpiti, anche perché da una spada laser ci sono poche protezioni; la migliore è la lama di un'altra spada laser, maneggiata con abilità.
Ogni allievo impara prima le difese che gli attacchi, a difendersi prima di attaccare, a tutelarsi anche durante l'attacco.
Come istruttore, ho notato un fenomeno che si ripete spesso: duellanti alle prime armi pensano soprattutto a "vincere" il duello, quindi quando ricevono un attacco (spesso in occasione di un laterale), reagiscono istintivamente attaccando e cercando di essere più veloci del proprio avversario. Questo raramente porta un risultato utile: la maggior parte delle volte risulta un "doppio", ovvero entrambi hanno ricevuto un colpo.
Nella nostra visione del "duello come dialogo", questo è ovviamente un ostacolo.
Un altro fenomeno che col tempo si riduce è quello dell'attacco "suicida", che porta spesso il duellante a schiantarsi sulla spada dell'avversario e a regalargli quindi un punto.
Con il tempo e la pratica questi fenomeni avvengono sempre meno, sostituiti da difese corrette che danno origine ad attacchi in sicurezza. Questo indica che il metodo di insegnamento funziona, che la trasmissione dell'essenza della Scherma come protezione, è efficace!
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