Buon lunedi a tutti e ben ritrovati!
Stiamo per giungere alla fine del nostro viaggio all'interno del macchiavellico piano di Sheev Palpatine, in arte Darth Sidious, per distruggere fino alle fondamenta l'Ordine dei Jedi e riportare alla gloria massima l'impero Sith, con lui come unico e soprattutto ultimo sovrano incontrastato.
Il nostro malvagio "eroe" ha creato disordini, guerre e paure per diventare Cancelliere Supremo, manipolato il Senato per ottenere sempre più potere e creato alleanze mirate a tenere tra le mani entrambi gli eserciti contendenti durante la Guerra Civile Galattica.
La battaglia di Geonosis, in cui perirono diverse centinaia di cavalieri Jedi, velocizzò molto i piani di Sidious: fece in modo che i pochi jedi rimasti venissero messi al comando singolarmente di un'armata di Cloni Soldato e che fossero sparsi sui diversi fronti di guerra, in giro per gli orli esterni.
Avrebbe potuto chiudere velocemente la partita già ora, ma voleva di più: portare via agli odiati Jedi il loro miglior campione (come già aveva fatto con il conte Dooku), per trasformarlo in un proprio obbediente strumento, era un'occasione troppo inebriante per non essere colta.
Molti consideravano Anakin Skywalker come il Prescelto della Forza, tutti lo veneravano come l'Eroe senza Paura, ma purtroppo il potente Jedi di paura ne aveva sempre avuta fin troppa: l'amore per la defunta madre Shmi e per l'ormai moglie Padme, la frustrazione e l'angoscia che "essere il migliore non sarebbe comunque stato mai abbastanza", i corrosivi dubbi sull'integrità dell'Ordine instillati pazientemente negli anni dal suo "amico" Cancelliere, ne avevano minato la stabilità emotiva fino alle fondamenta.
Il colpo di grazia arrivò dalle visioni sulla morte di sua moglie Padme Amidala durante il parto. Visioni probabilmente create dal Signore Oscuro dei Sith, Darth Sidious.
Durante una chiacchierata in Teatro, raccontò al giovane Cavaliere Jedi della leggenda di Darth Plaeguis, un Signore Oscuro talmente potente nel lato Oscuro da obbligare i Midichlorians a creare la vita (alcune teorie speculano che uno degli esperimenti di Plaeguis abbia portato alla nascita di Skywalker) o a preservarla nelle persone che stanno morendo.
Quale migliore occasione per Anakin di salvare la donna amata! "Si può apprendere questo potere?"
"Non da un Jedi" rispose Palpatine, già allievo di Plaeguis e responsabile della sua morte.
Sidious aveva appena tracciato il sentiero del giovane Skywalker verso il lato Oscuro della Forza, bastava ancora una spintarella e sarebbe stato suo per sempre.
Si rivelò a lui come Signore Oscuro dei Sith ed aspettò i frutti della sua paziente semina. Anakin denunciò Palpatine all'Ordine Jedi e quattro Maestri vennero inviati ad arrestarlo: i primi tre vennero facilmente sconfitti dalla sua maestria con la Spada Laser, l'ultimo, il Maestro Mace Windu, rappresentava ben altro avversario.
La maestria di Windu con il Vaapad, la settima Forma di combattimento con la Lightsaber da lui stesso creata, non aveva eguali nella Galassia; anche un esperto duellante come Sidious non aveva molte chanches di vincere contro un così potente nemico, ma si aggrappò all'unica che aveva a disposizione.
Puntualmente Anakin Skywalker, roso dai dubbi, arrivò negli uffici di Palpatine per evitare che questi venisse ucciso, dato che rappresentava l'unica sua visibile speranza di salvare sua moglie: appena lo percepì, Sidious si lasciò disarmare da Windu, pronto a sfruttare l'unica debolezza dello Stile Vaapad.
Il Vaapad non è solo tecnica, piuttosto è uno stato mentale che porta il fruitore a sfruttare il Lato Oscuro senza farsi dominare da esso: quando Windu disarmò Sidious, era troppo immerso nello Stile per ragionare freddamente e decise di uccidere il suo eterno nemico.
Anakin non poteva permetterlo ed in un attimo decise il suo destino: tagliò la mano armata del Maestro Jedi, che venne ucciso da Sidious e lanciato tra i palazzi di Coruscant con una scarica di Fulmini di Forza.
Il piano di Darth Sidious fu così completato: Anakin Skywalker non era più, ai suoi piedi era inginocchiato il suo nuovo apprendista, Darth Vader, pronto ad eseguire i suoi ordini, convinto di poter ancora salvare Padme con l'aiuto del suo nuovo maestro.
Tutti i pezzi erano in posizione, gli bastò un messaggio a tutti i capi squadriglia dei Cloni d'Assalto: "eseguite l'Ordine 66". Pochi istanti dopo, migliaia di Blaster spararono all''unisono contro i singoli cavalieri Jedi sparsi per la galassia ed un segnale trappola invitava i pochi sopravvissuti a far ritorno al Tempio Jedi su Coruscant, dove nel frattempo Darth Vader aveva appena sterminato ogni Jedi o Padawan presente, a capo della Legione 501.
Subito dopo, ancora sotto le mentite spoglie del Cancelliere Palpatine, si recò in Senato dove annunciò la caccia ai Jedi ribelli, la fine della repubblica e la nascita del primo Impero Galattico, sotto gli scroscianti applausi dei senatori che cercavano solamente "una società più salda e più sicura".
Un paio di superstiti, il Maestro Yoda ed il Maestro Kenobi, affrontarono i due Sith per ristabilire l'ordine della Repubblica, ma anche il Gran Maestro dei Jedi, probabilmente scosso ancora dalle vibrazioni della Forza di tutti i Jedi morti, non riuscì a sopraffare il neo Imperatore, fuggendo in esilio su Dagobah.
Al Maestro Obi One l'ingrato compito di affrontare il suo ex padawan ed amico Anakin: dopo un lungo ed estenuante duello, il Jedi mutilò Vader, che finì bruciato dai fiumi di lava di Mustafar.
Inconsapevolmente Kenobi diede un'ulteriore mano a Darth Sidious, che ricostruì meccanicamente il corpo storpiato del suo apprendista in maniera da minarne in parte le abilità (superiori in origine alle sue) ed alimentandone lo spirito con l'Odio nei confronti del suo antico maestro e nei confronti di sé stesso per aver personalmente ucciso la donna amata in un eccesso di rabbia.
Il suo piano era riuscito, i Jedi non erano più, lui era l'unico padrone della Galassia e l'unico in grado di impensierirlo era prigioniero del suo odio e di un'ingombrante armatura per il suo sostentamento vitale.
Aveva tralasciato un piccolo particolare, che lo avrebbe portato alla rovina trent'anni dopo: da qualche parte, sotto quell'elmo e quella nube di rabbia e violenza, batteva ancora flebile un battito di amore di quello che era stato il più grande cavaliere Jedi mai esistito, c'era ancora del buono.
Un battito che avrebbe portato ad una Nuova Speranza.
Grazie della lettura!
Mistrolomeo