venerdì 26 luglio 2019

Forma 4, Episodio 5: Alchimia

Ciao a tutti, miei giovani Padawan!

Prima di ritirarmi per un soggiorno sulle calde coste marine di Jomark, volevo concludere insieme a voi il nostro viaggio di approfondimento sull’Ataru, la quarta Forma di combattimento con la Lightsaber.

Quello di oggi è un appuntamento importante, perché si chiude anche quella tetralogia alchemica elementale su cui è imperniato lo studio dei primi quattro Stili: la stabilità della Terra caratterizza le inesorabili tecniche dello Schii-Cho, la fluidità dell’elemento Acqua e’ ben visibile nelle movenze sinuose del Makashi, l’imprevedibile varieganza dell’Aria ispira le direttive rotazionali del Soresu.

Manca un elemento, ovviamente: e quale miglior associazione può esistere, se non quella tra l’ondulatorio crepitio del Fuoco e le frustate aggressive della Forma 4?!?

Come il fruitore dello Stile Ataru, l’Elemento Fuoco e’ in perenne movimento, ogni fiammata e’ diversa dalle precedenti e, come una lingua di serpente incandescente, lambisce l’aria alla ricerca del bersaglio, colpendo e ritraendosi senza mai rimanere uguale a se’ stessa.
Il Fuoco e’ un elemento mutevole e variabile, così come chi pratica la Forma 4, le variegature dello Stile si adattano perfettamente alle 3 dimensioni alchemiche dell’Elemento, declinato nei 3 segni zodiacali che lo rappresentano.

Il Fuoco dell’Ariete: il classico “Fuoco di Paglia”, una fiammata improvvisa che si spegne in breve tempo, l’improvvisa stoccata per misurare le distanze e tastare le difese del nostro avversario...

Il Fuoco del Leone: il Fuoco che divampa, continuo e letale, come quando incalziamo il nostro compagno di Duello usando tutte le direttive d’attacco dell’Ataru.

Il Fuoco del Sagittario: il Fuoco calmo delle braci, tenue, ma costante, il ritirarsi nella guardia difensiva dello Stile, mentre si aspetta dinamicamente un’apertura nella Forma avversaria.

Durante le varie fasi del Duello, entriamo ed usciamo da ognuna delle 3 Forme del Fuoco, costantemente, senza lasciare il necessario tempo di analisi per classificarci. Solo così potremo carpire l’essenza di questo stile.

Vi auguro una buona estate!

Mistrolomeo

lunedì 22 luglio 2019

DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA 
Vol. 18 

Questa è la
mia ultima pagina... ma tranquilli perché tornerò! Devo entrare in un periodo di concentrazione assoluta, dovrò concentrarmi sulla nave, sull’equipaggio e ciò che serve per andare avanti! Insieme a Mistrolomeo e Arkael ovviamente! 
Yohoh beviamoci su! Canticchiando una canzone! Ahahah 
“Si sa mi piace far festa ma alla ciurma soltanto la stanchezza resta! 
D’altronde di pianeti e di sistemi in abbondanza abbiam visitato che non ricordiamo più quando si è riposato! 
Parlando in rima perché fa figo ci accingiamo a vedere cosa c’è rimasto in frigo! 
Una bottiglia di rum non basterà
 ma tranquilli che il capitano in stiva ne ha!! 
Beviamo orsù brindando alla sorte! Che la nostra bandiera non veda mai la morte! 
Nel tortellino noi crediamo
ma a riposare bisogna che andiamo! 
Per il tortellino noi combattiamo ma non preoccupatevi perché noi torniamo!” 
Questo è quanto! 
Buon riposo! 

Kappa il capitano 

venerdì 19 luglio 2019

Forma 4, Episodio 4: geometria

Ben ritrovati, miei giovani apprendisti!

Innanzitutto voglio scusarmi con voi per l’assenza della consueta rubrica sugli stili la scorsa settimana, ero in trasferta in una galassia lontana lontana e non ho potuto adempiere ai miei doveri di redattore. Mi scuso ancora con tutti voi.

Ma ciancio alle bande, torniamo a bomba su un aspetto molto particolare della Forma 4, la sua geometria spaziale, aspetto fondamentale per comprendere l’essenza dello Stile Ataru e poterlo interpretare nel migliore dei modi.

Le precedenti 3 Forme si basano su forme geometriche fisse: sfera difensiva per lo Schii-Cho, un cono penetrante per il Makashi, il Triskel per il Soresu. Per quanto riguarda l’Ataru, invece, la sua estrema mobilità trae origine da una forma geometrica fluida.
Stiamo parlando dell’Orbitale.

Alla base dell’orbitale vi e’ l’origine ed il mantenimento dell’esistenza: la struttura energetica dell’atomo e’ basata sugli orbitali degli elettroni, il movimento dei pianeti e verosimilmente dei sistemi stellari sono strutturati sull’orbitale. Così è per l’Ataru.

Come già descritto in precedenti episodi riguardanti la Forma 4, la quintessenza dello Stile si rinviene nel suo costante movimento, la “vita” del suo fruitore dipende dal rimanere mobile lungo questi orbitali variabili, uno che interessa il movimento nello spazio del duellante, uno che invece viene tracciato dalle direttive di attacco e difesa della Lightsaber.

L’imprevedibilità e la letalità dell’Ataru sono strettamente connessi alle sinergie dei suoi orbitali di movimento, sinergie che possono essere sia in concordanza, ma anche in discordanza di fase: avanzamento con il corpo ed inversione con la spada, ritirata con attacco, le combinazioni possibili sono molteplici, tutte concorrenti alla variabilità della Forma 4.
Un’altra componente molto particolare dello Stile e’ che i differenti orbitali possono variare tra di loro non solo nello spazio (come abbiamo appena visto), ma anche nel tempo, variando la loro velocità della loro elittica.

Avrete ormai capito quanto tempo, impegno e dedizione sono necessarie per padroneggiare le diverse variegature dello Stile Ataru, ma con l’aiuto e la simpatia degli istruttori di Tortellino Laser, anche un compito così gravoso diventa una bellissima avventura, da vivere in compagnia.

Alla prossima,

Mistrolomeo






lunedì 15 luglio 2019

DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA 
Vol. 17

Chi l’avrebbe mai detto che in questo periodo le idee potessero esplodere tutte in una volta, ho la testa che è impegnata a creare e a fare un sacco di cose! Sono contento e spero anche di riuscire a fare ordine in modo da poter realizzare tutto in maniera efficiente e concreta. Continuiamo ad allenarci ancora e devo dire che ad ogni sessione gli allievi si dimostrano sempre più affidabili e abili. Abbiamo avuto una nuova entrata nell’equipaggio. Volenterosa e con tanta voglia di imparare l’arte di tempi più civilizzati, citando una vecchia conoscenza. Sono contento e anche un po’ teso allo stesso tempo, ricevere nell’equipaggio braccia e allievi nuovi è sempre un piacere ma bisogna tenere conto del fatto che bisogna allinearsi con gli altri per poter progredire in maniera corretta! Una bella sfida non c’è che dire! 
Abbiamo ricevuto in messaggio anche da un abitante del
Pianeta Lazarus del sistema Lucrodon che vuole unirsi a noi, già abbiamo avuto a che fare con lui e non ci è nuovo il fatto che voglia unirsi a noi per poi tornare sui suoi passi... una gran rottura quando si ha a che fare con gente del genere! Staremo a vedere anche se non nutro particolare fiducia in costui. Pian piano comunque sto riuscendo anche a disegnare una mappa stellare della galassia in cui ci troviamo, molti pianeti e molti posti rimangono inesplorati ancora per noi. La cosa bella è imparare che ogni volta c’è qualcosa da imparare e qualcosa da saccheggiare, ehehe dopotutto siamo pirati in un qualche modo dobbiamo pur vivere anche noi. 
Questo è quanto, temo che a breve comunque interromperò la
scrittura del mio diario di bordo per potermi concentrare su cose che richiedono la mia più totale attenzione! 
Ma chiunque legga non si disperi perché non intendo smettere del tutto!! E scriverò altre cose nuove e sicuramente interessanti! 
Per
oggi è tutto (credo) 

Kappa

mercoledì 10 luglio 2019

Ability Park

Lo Sport, come lo viviamo noi, non è solo un modo per muoverci o per tirar spadate.
Lo Sport è incontrare, aggregare persone, promuovere i Valori in cui crediamo.

Quindi, come Tortellino Laser ci impegnamo anche nel sociale.


Stasera, per esempio, saremo assieme all'associazione Vivere la Città, alla manifestazione di beneficenza Ability Park!


Se credete in noi e condividete il nostro viaggio, potete fare due cose: 
  1. Venire a trovarci, dalle 19:30 in avanti, al Parco del Velodromo, via Pasubio a Bologna;
  2. Donare cliccando qui --> "Ability Park" per la realizzazione del progetto.
Noi vi aspettiamo comunque, Mercoledì 10 Luglio (stasera)!

Essiateci e Soccmel sl'è Bon!

lunedì 8 luglio 2019

DIRIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA
Vol. 16

Credo che comincerò a fare altro oltre che a tenere un diario di bordo con le
mie impressioni. Alcune riflessioni mi piacerebbe condividerle con la ciurma e perché con chi ha anche voglia di sentire opzioni diverse, dati i tempi che corrono potrebbe rivelarsi interessante. Inoltre mi sono ritrovato ad avere una delle spade che non funziona più, sicuramente avessimo
la tecnologia e i cristalli kyber sarebbe molto più facile ma abbiamo dovuto arrangiarci, raggiungendo comunque un livello quasi pari a una spada laser di tutto rispetto. Ogni tanto c’è fargli una revisionatina, è comunque compito di ogni membro della ciurma segnalare qualche malfunzionamento e prendersene cura durante l’uso. Tanto poi tocca a me fare la diagnosi, che di per se è anche interessante ma a volte troppo pesante. Si oggi mi sento più in vena lamentosa d’altronde è il mio diario di bordo tutto sommato posso un po’ scrivere quello che voglio e quello che sento. 
Oppure no? 

venerdì 5 luglio 2019

Forma 4, Episodio 3: filosofia

Buongiorno a tutti!

Prima di iniziare, una piccola comunicazione di servizio: la mia rubrica si trasferisce nella giornata di venerdì per esigenze tecniche, così vi toccherà sorbirvi le mie letture ad inizio week-end! 😜

Tornando al nostro percorso conoscitivo all’interno della Forma 4, oggi vi voglio parlare dello Stile Ataru sotto il profilo della sua essenza filosofica.

Le caratteristiche tecniche della Forma 4, rapidità, fluidità, scatto ed aggressività, sono imperniate sull’essenza filosofica alla base dell’Ataru, riconducibile poi alla filosofia del suo massimo esponente, il Gran Maestro Jedi, Yoda.
Yoda usava la Forma 4 in modo compensativo, per bypassare con le evoluzioni acrobatiche dello Stile la sua bassa statura ed il limitato affondo.
Ovviamente non potendo ricorrere alla Forza, dobbiamo basarci sulle nostre capacità fisiche e sul nostro renderci fluidi in termini transizionali, rendendo quasi unico il movimento tra difesa-attacco-difesa.

La quintessenza filosofica della Forma 4 risiede proprio nel perenne fluire tra difesa e attacco, tra guardia ed affondo, tra deviazione e stoccata, assalto e ritirata. L’importante è evitare qualsivoglia fase di staticità, il vero e proprio Tallone di Achille dell’Ataru.
Tentare la deviazione su una direttiva d’attacco avversaria, in posizione statica, e’ teoricamente possibile, ma necessita di una maestria ed una esplosività piuttosto rare; molto meglio e più agevole rimanere in “fluttuazione” dinamica per accogliere il colpo avversario, defletterlo e scaricare l’attacco immediatamente dopo.

Altro aspetto importante della Forma 4 e’ il movimento rotazionale che applichiamo costantemente alla Lightsaber: E’ il nostro “modo” per accellerare le movenze dello Stile e mimare i dinamismi soprannaturali dell’Ataru ammirati durante i primi 3 film della Saga.
Rispetto alle Forme precedenti, l’Ataru ha questo tipo di connotazione: il fulcro della spada e’ mobile ed abbiamo la possibilità di creare allunghi ed affondi molto importanti, per poi contrarsi e sfuggire alle risposte del compagno di duello. Tutto al prezzo di uno sforzo energetico davvero oneroso.

Ma ogni rosa, per quanto bella, ha le sue spine....

Mistrolomeo

mercoledì 3 luglio 2019

Scherma è Protezione

Scherma. L'etimologia è quella di "schermo", ha il senso di proteggere, schermare, appunto.
Allargando il senso, il succo della scherma (anche di quella ludica che pratichiamo noi) è colpire senza essere colpiti, anche perché da una spada laser ci sono poche protezioni; la migliore è la lama di un'altra spada laser, maneggiata con abilità.

Ogni allievo impara prima le difese che gli attacchi, a difendersi prima di attaccare, a tutelarsi anche durante l'attacco.

Come istruttore, ho notato un fenomeno che si ripete spesso: duellanti alle prime armi pensano soprattutto a "vincere" il duello, quindi quando ricevono un attacco (spesso in occasione di un laterale), reagiscono istintivamente attaccando e cercando di essere più veloci del proprio avversario. 
Questo raramente porta un risultato utile: la maggior parte delle volte risulta un "doppio", ovvero entrambi hanno ricevuto un colpo.
Nella nostra visione del "duello come dialogo", questo è ovviamente un ostacolo.

Un altro fenomeno che col tempo si riduce è quello dell'attacco "suicida", che porta spesso il duellante a schiantarsi sulla spada dell'avversario e a regalargli quindi un punto.

Con il tempo e la pratica questi fenomeni avvengono sempre meno, sostituiti da difese corrette che danno origine ad attacchi in sicurezza. Questo indica che il metodo di insegnamento funziona, che la trasmissione dell'essenza della Scherma come protezione, è efficace!








DIARIO DEL CAPITANO

  Pagina 7   Data importante domani!!  Ciao ciurma! Buon sabato a tutti quanti!! Oggi parlerò un po’ di me ma non tanto di quello che sento ...