martedì 30 aprile 2019

DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA 
vol. 8

C’è voluto una settimana intera per i preparativi per l’approdo in questo nuovo pianeta alquanto strano, che se non fosse stato per la nostra conoscenza della forza sarebbe stato anche la nostra tomba! Pare che le persone che vivano su questo pianeta convivano pacificamente con i ”non morti”, ebbene sì un pianeta dove una volta la tecnologia e l’avanzamento scientifico hanno portato addirittura alla resurrezione di cadaveri tramite un cosiddetto virus (parlo di molto tempo fa). Beh per farla breve la situazione è sfuggita di mano ma gli abitanti “vivi” sanno gestire la situazione convivendo con questo virus non perfetto (risveglia i morti ma non li rende coscienti, anzi privi di coscienza e spinti solamente dagli istinti primordiali come mangiare), è una volta all’anno “sfoltiscono” queste fila per evitare che l’epidemia senza cura prenda il sopravvento essendo particolarmente contagiosa. 
Non è cosa strana che vengano convocate altre persone esterne al pianeta per aiutare questi abitanti della pianeta Z. Alcuni ne escono vincitori altri no. Noi si ovviamente, almeno vivi questo è assodato! Non avevo mai partecipato ad una battaglia de genere, senza esclusione di colpi, i “non morti” sono avanzati lenti e inarrestabili, i cacciatori locali hanno fatto in modo di fare arrivare l’orda in un punto ben preciso, ma è costato un numero alto di vite, non è mai bello da sapere e sopratutto vedere anche per noi pirati ma alla fine siamo riusciti ad arginare l’orda e fare in modo di non fare espandere l’epidemia. La ciurma l’ho vista spaventata ma mai così carica! Ovviamente si vedono persone che teoricamente sono morte che ti vengono incontro per mangiarti! Sfido anche i grandi maestri a non farsela sotto! 
Sta di fatto che hanno combattuto egregiamente, Mistrolomeo ad un certo punto sembrava quasi divertito, Kiloton e Scimmia seppur agli inizi dei nostri fondamenti non hanno battuto ciglio. Il nostro Maronno non ha sbagliato un colpo e non ha neanche fatto in modo di farcene pentire, la nostra donzella chiamata sbriciolarotule non si è smentita! Arkael come al suo solito silenzioso e brutale allo stesso momento!! 
Non per dire ma questa storia là si racconterà per molto tempo avvenire! 
Inoltre abbiamo stretto un’ottima amicizia con gli abitanti del pianeta! 
Torneremo sicuramente!

lunedì 29 aprile 2019

Non solo una Galassia Lontana Lontana...

Notte fonda in centro a Bologna. L'orda dei non morti avanza al ritmo di tamburi demoniaci, preceduta dal fetore della decomposizione, indolente ed inarrestabile, consumando la vita che incontra. 

Un manipolo di folli cerca invano di opporsi alla marea dei non morti, ultimo baluardo combattente dell'umanità, che non si rassegna ad essere semplicemente consumata. Sono i Cacciatori. Sono pochi. Sono determinati!

Quando l'orda è abbastanza vicina ai vivi, il tamburo cessa di scandire il ritmo dell'avanzata, il demone che guida la marea dei morti-che-camminano accenna un sorriso, preparandosi a chiamare l'assalto finale.
Il silenzio è quasi assoluto.
I Cacciatori spezzano il silenzio scagliano grida di sfida all'indirizzo dei non morti, che le accolgono con l'indifferenza della morte che ha ucciso qualsiasi emozione, paura compresa.

Paura che i cacciatori sentono forte, sapendo che il loro destino si sta per compiere e che esorcizzano caricandosi a vicenda!
Il demone alza la mazza per colpire il proprio tamburo, quando qualcuno risponde alle grida di battaglia degli umani. 
Dal buio, lampi di luce screziano la notte, accompagnando l'ingresso sul campo di battaglia di guerrieri valorosi che brandiscono armi di speranza, delle spade con le lame fatte di luce...

Non sarà così facile per l'orda avere ragione dei vivi questa volta!

...in realtà l'orda ha avuto ragione dei vivi facilmente anche questa volta, fa parte del gioco dopotutto!
27/04/2019  La Tortellino Laser A.S.D. partecipa alla sua prima Zombie Walk di Bologna, come supporto ai cacciatori! E ci siamo divertiti come pazzi!
Bellissima esperienza che ripeteremo molto volentieri! Magari l'anno prossimo, giocheremo coloro che non sono sopravvissuti all'Ordine 66 dato da Palpatine... Potrebbe essere divertente!


Insomma, avrete capito che preferiamo non restare chiusi nella galassia lontana lontana che tanto amiamo, ci piace partecipare ad eventi più o meno vicini, ci piace divertirci in quello che facciamo! Ci piace giocare!



Grazie a Zombieinside (http://www.zombieinside.it/) per l'invito a partecipare e per le foto!

mercoledì 24 aprile 2019

Forma 2, Episodio 3

Ciao a tutti!

Mi pensavate in pausa pasquale?!? invece no, sempre all’opera, sempre sul pezzo, per accompagnarvi, anche questa settimana,tra le varie sfaccettature del Makashi, il secondo Stile del Lightsaber Combat.

Mentre il praticante la Forma 1 sfrutta la stabilità ed ampi movimenti per creare una sfera difensiva impenetrabile all’avversario, il Makashista si ritrova a duellare in un fluido e costante movimento ad onda, fatto di contrazioni e rilassamenti, una vera e propria molla che si ritrae e si allunga, in modo da uscire sempre dagli allunghi avversari, per poi affondare il colpo. Fondamentale e’ ricordarsi sempre che il momento debole dello Stile 2 risiede proprio nell’istante in cui la “molla e’ scarica” e lascia il fruitore esposto ai contrattacchi. La Molla deve caricarsi, SEMPRE!



Il Makashi e’ uno stile in cui la potenza va completamente abbandonata, a favore di un tocco morbido e leggero, in maniera da esaltare rapidità e reattività. Durante la didattica, e’ importante far comprendere all’allievo che deve cominciare a “sentire” la spada dell’avversario, al fine di capire quando “appoggiarsi” e quando invece sfruttare i vuoti che si formano nella guardia del compagno di duello.


Nel Makashi la maggior parte delle parate non sono di “blocco”, ma leggere deviazioni atte semplicemente a mandare fuori bersaglio la lama nemica, per poi contrattaccare immediatamente, sfruttando l’affondo avversario e penetrando la sua guardia.

Altra caratteristica della Forma 2, da un punto di vista didattico, e’ che il praticante deve cominciare a liberarsi dalle linee dello Stile stesso, le direttive di attacco devono essere il più libere possibile, in modo da accrescere l’imprevedibilità degli attacchi. Il risultato finale e’ che ogni fruitore del Makashi ha un “suo” stile personale, adattando spesso lo stile alla sua fisicità ed al suo carattere.
Va detto infatti che, pur essendo uno stile estremamente aggressivo, incentrato prevalentemente sull’attacco, nulla vieta ai praticanti più anziani, di usarlo in maniera più passiva, agendo maggiormente su una sequenza di deviazioni e risposte, giocando più nel mantenere l’esatta distanza dall’avversario che “danzando” su avanzate e ritirate. Ciò permette un minor dispendio di energie ed un maggior utilizzo del polso per agire di rimessa e chiudere il duello.



Uno degli stili più amati, spesso sottovalutato nelle  sue variegate sfaccettature, teatrale e raffinato, il Makashi offre ai suoi praticanti davvero la chiave per alzare l’asticella nel lungo cammino del duellante di Lightsaber Combat!!!

Alla prossima,

Mistrolomeo




mercoledì 17 aprile 2019

Forma 2, Episodio 2: Codifica

Ben trovati in questa seconda tappa del nostro viaggio nel raffinato mondo della Forma 2, il Makashi.

Nel processo di codifica di questo stile elegante, gran parte dell’ispirazione e’ stata tratta dallo stile inconfondibile del suo più famoso praticante, il Conte Dooku, in particolare dalla serie animata “the Clone Wars”, dove la Forma 2 viene maggiormente caratterizzata nei dettagli.


Come già esplicitato per lo Schii-Cho, alla Tortellino Laser asd ogni stile nasce dalla fusione tra la coreografia cinematografica ed una scherma reale: per il Makashi il nostro obbiettivo primario era trovare una tipologia di scherma che impersonasse le principali caratteristiche dello stile, aggressività, morbidezza ed eleganza.

Per questioni di sicurezza gli affondi di punta sono banditi dalla nostra pratica del Lightsaber Combat, per cui il fioretto era inadatto allo scopo; abbiamo perciò dirottato la nostra attenzione sulla Sciabola Olimpica.
Va detto, per precisazione, che abbiamo contaminato molto lo stile con quanto possiamo ammirare nei film “cappa e spada”, per dare più teatralità alle movenze della Forma 2.


Come già detto poco sopra, abbiamo sostituito gli affondi con dei semiaffondi a 30 gradi, per questioni di sicurezza durante i duelli, giocando molto sulla morbidezza e la leggerezza dei movimenti, rendendo lo stile particolarmente adatto alla fruizione da parte del gentil sesso, che si trova spesso avvantaggiato ad interpretarlo al meglio.

La presa ad una mano “a pistola” garantisce sensibilità nel tocco ed un maggiore allungo in attacco, la possibilità di rendere molto libere le direttive offensive e difensive garantiscono al praticante la Forma 2 una certa imprevedibilità, oltre che a parecchio divertimento personale.

Il Makashista deve essere morbido, elegante e teatrale, per cui lo stile in linea retta abbisogna di un costante meccanismo di avanzate e ritirate, finte e chiusure, come una molla che si carica e si scarica ritmicamente, ponendo come priorità un elaborato gioco di gambe e di mantenimento della perfetta distanza dall’avversario.


Rispetto alla Sciabola, abbiamo deciso di variare il più possibile le direttive d’attacco, così da rendere maggiormente imprevedibile uno stile altrimenti monotono, per cui nel Makashi i colpi di taglio, i semiaffondi,  i fendenti e i vari attacchi laterali servono a concatenare una micidiale sequenza di variegati colpi a raffica, con l’esplicito scopo di penetrare in velocità la guardia del nostro compagno di duello.

Mentre con lo Schii-Cho impariamo a prendere confidenza con la nostra spada, nel praticare il Makashi scopriamo la spada dell’avversario; questa probabilmente è la quintessenza dello Stile.

A presto!

Mistrolomeo

martedì 16 aprile 2019

DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA  vol. 7

Questa per noi è stata una giornata a dir poco piena di sorprese. Tempo addietro abbiamo avuto a che fare con gli abitanti del
Pianeta Cassicchio, rimanendo comunque in buoni rapporti e con la voglia di avere contatti. 
Oggi abbiamo avuto il piacere di avere sulla nave due rappresentanti di altro grado del sistema Lucrodon ma del pianeta Razol. 
Abbiamo imparato molte cose di cui ignoravamo l’esistenza e confermato alcune nostre teorie. 
A discapito di chi ci vuole vedere affondare perché non rispetta ciò in cui noi crediamo, rispondiamo che abbiamo intenzione di rovesciare le sorti di questo universo. Se dobbiamo farlo da soli lo faremo soli ma se dobbiamo farlo con qualcuno... meglio che abbia il pedegree migliore 
Ahahahahaha..... 

lunedì 15 aprile 2019

La scherma con spada laser è uno sport adatto alle ragazze?

La spada è un simbolo potente, di grande fascino: la memoria e la fantasia ci riportano immagini di gladiatori, eroi, cavalieri (in cui, magari, ci siamo immedesimati sin da bambini) che impugnano una spada.
Se richiamiamo il concetto di spada, ci viene in mente il combattimento, la guerra, ci vengono in mente attività maschili; raramente la associamo ad una figura femminile. Eppure, il legame tra la donna e la spada è ancora presente nel nostro immaginario: da Jeanne D'Arc alla Sposa di Kill Bill, da Mulan a Lagertha (per chi ha visto la serie Vikings), l'immagine della "donna tosta" o della "kattiva agazza" che impugna la spada per combattere o per vendicarsi è ancora molto presente ed utilizzata.

Io penso che qui ci troviamo di fronte ad un grosso stereotipo: la Spada come oggetto Virile (quindi di caratteristiche maschili), adatto solo a ragazze "anticonformiste".
Eppure, nel maneggiare una spada è necessario agire con molta cautela, rispetto, dolcezza quasi. Con una Spada Laser ancora di più: dopotutto è un'arma elegante, per tempi più civilizzati (Obi-Wan Kenobi docet).
La forza fisica non è necessaria per utilizzarla bene (anzi, spesso è controproducente); è necessaria grazia e morbidezza. Il praticante deve quindi scoprire delle caratteristiche "femminili" (non inteso come sesso bensì come polarità, tipo Yin e Yang) dentro di se e coltivarle, ed esprimerle attraverso la spada.

Esistono poi stili che si sposano meglio con caratteristiche maschili o con caratteristiche femminili, certamente; nella mia esperienza, ho visto ragazze duellare ed essere decisamente più efficaci dei ragazzi, soprattutto con stili eleganti come il Makashi.
Penso che, statisticamente, sia uno sport sottovalutato dalle ragazze, le praticanti sono poche. Eppure, proprio qui in Italia abbiamo una nazionale di scherma femminile davvero SPETTACOLARE!



Forse perché la Spada è considerata un'arma di offesa? O la Scherma (anche quella con spada laser) uno sport aggressivo?

Noi alla Tortellino Laser A.S.D. andiamo oltre gli stereotipi!
Insegniamo che la spada è prima di tutto un'arma di DIFESA (L'etimologia di Scherma rimanda allo scudo, alla difesa - es. schermo protettivo); insegniamo ad ogni allievo (ragazzo o ragazza che sia) ad essere efficace, a contare sulle proprie caratteristiche personali e ad affinarle.
Alla Tortellino Laser A.S.D. siamo convinti che la Scherma con Spada Laser sia uno sport adatto a tutte e a tutti!
Ecco, tranne che ai bimbiminkia, si intende!

#duelisforeveryone
#duelisnotforbimbiminkia








martedì 9 aprile 2019

DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA 
vol. 6

Perché siamo pirati? Semplice! anzi più che semplice, non ci sta bene la situazione in cui viviamo. I sistemi che visitiamo sono così oppressi, non c’è nessuno e dico nessuno che pensi in maniera diversa, che guardi oltre al proprio naso o altre cavità che permettono la respirazione. 
Vediamo persone ed altri esseri combattere guerre totalmente inutili e sopratutto futili. Non dico che la guerra sia indispensabile ma dico che ne deve valere la pena. Per un amico in difficoltà, per dei diritti tolti, per un’indipendenza da oppressori. Non perché si deve prevalere su qualcuno, non per farsi belli nei confronti di altri. 
Guardare avanti, sempre e comunque ma senza dimenticare chi siamo e cosa vogliamo veramente rispettando il volere di tutti. 
Ecco cosa ci contraddistingue dagli altri! La capacità di pensare indipendentemente. Ecco perché siamo pirati!

lunedì 8 aprile 2019

Forma 2, Episodio 1: Lore

Pronti per iniziare insieme un nuovo viaggio alla scoperta delle 8 Forme di combattimento con la Lightsaber?

Abbandonata la “rozza” Via del Sarlacc, lo Schii-Cho, addentriamoci ora nelle eleganti movenze della Forma 2: il Makashi.



Il Makashi, la via dell’Ysalamir o Via della Contesa, e’ la seconda delle 8 forme di combattimento con la spada Laser.
Dopo la proliferazione della Forma I come tecnica di combattimento con spada laser, la Forma II si sviluppa come mezzo di scontro Lightsaber vs. Lightsaber.

Viene descritta come molto elegante, potente e richiedente una precisione assoluta nei colpi, in modo da consentire al fruitore di attaccare e difendere con il minimo sforzo mentre l’avversario si affatica, brandendo la spada con una mano sola per avere maggiori raggio di movimento e fluidità.
Il Makashi fa affidamento su parate, affondi e piccoli, precisi fendente, in opposizione a parate e fendenti maggiormente ampi di altre forme.

La Forma II enfatizza sia un movimento fluido e costante, che l’anticipo dei colpi sferrati dall’avversario, per cui richiede molta rapidità e fluidità nei gesti, sia della spada, che del corpo stesso del duellante.

I movimenti dei praticanti del Makashi seguono una linea singola, in senso frontale e retro, spostando i piedi in modo da mantenere un equilibrio perfetto mentre il duellante attacca e si ritira, perciò il gioco di gambe e’ fondamentale.


Il Makashi e’ uno stile basato sull’equilibrio, su cariche in avanti e indietro, affondi e ritirate improvvise. Eleganza, galanteria, incanto, finezza, teatralità ed arte rappresentano il cuore della Forma II. Chi lo pratica si addestra ad evitare la schiavitu’ della Forma, poiché tale schiavitu’ rendeva  vulnerabile il fruitore alla sconfitta.

Il principale usufruitore e Maestro dello stile fu il Conte Dooku: la sicurezza sfociante quasi nell’arroganza, l’eleganza e l’aggressivita’ del Conte di Serenno collimavano perfettamente con l’essenza dello Stile. La sua certezza di vittoria era un’arma potente e metteva l’avversario in difficoltà ancor prima che il duello iniziasse e le movenze eleganti del Conte creava un’ammirazione spesso fatale per il suo sfortunato avversario.

Poco sfruttato dagli allievi meno talentuosi, era difficile trovare avversari in grado di impensierire un Maestro dello Stile Makashi; durante la guerra dei cloni a decine perirono per mano del Signore dei Sith.



L’unica debolezza dello stile però fu fatale a Dooku: il Makashi, pur preciso ed elegante, si trova in netta difficoltà ad affrontare stili che producono un’energia cinetica maggiore, come il Djem Do o il Vaapad, la potenza dei colpi di Anakin consumo’ rapidamente le energie del Conte, che dovette capitolare davanti alla pura potenza della Forma V.

Alla prossima settimana!

Mistrolomeo







martedì 2 aprile 2019

Forma 1, Episodio 5: alchimia

Ciao a tutti!

Eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio all’interno del primo stile di combattimento con la Lightsaber, lo Schii-Cho.

Nelle precedenti rubriche vi ho descritto la Forma 1 nelle sue origini romanzate, come e’ stato codificato ed il suo profilo tecnico. Vi ho anche parlato della sua essenza filosofica e di come capirlo nella sua interezza attraverso le sue geometrie; non potevo trascurare però anche la sua componente alchemica e la sua relazione con gli elementi.

Le prime quattro forme del Lightsaber Combat, per loro stessa natura, hanno uno stretto legame simbiotico con un elemento alchemico: questo legame si rivela molto utile nell’atteggiamento con cui il praticante affronta l’apprendimento e lo sviluppo dello Schii-Cho.

Vista la marzialita’, la staticità e l’impostazione dello Stile, non vi sarà difficile capire quale sia l’elemento in questione.



Avete detto Terra? bravissimi!

Nella pratica dello Schii-Cho va ricercata l’assoluta stabilità, il contatto stretto e continuo dei piedi con il terreno, seguendo linee di movimenti verticali e orizzontali, che ricordano da molto vicino la Torre degli Scacchi: come lei, anch’essa di solida pietra, lo Schii-Cho e’ potente, incassato nella sua poderosa struttura marziale, schematico, ma micidiale se le combinazioni di colpi a corto raggio portano progressivamente l’avversario ad esporsi.


Da un punto di vista offensivo, la Forma 1 non è particolarmente veloce, ma e’ inesorabile, sfianca l’avversario attraverso le sue multipli direttive d’attacco e lo costringe ad arretrare, se lo schii-Choista riesce ad imporre un suo ritmo, pesante e regolare come la cassa di un tamburo.

Molti allievi iniziano a praticare la Forma 1 in maniera “leggera”, con guardie poco stabili perché magari più comode ed apparentemente più pratiche e veloci. Alla Tortellino Laser siamo molto severi su questo aspetto e cerchiamo, lezione dopo lezione, di instillare nei nuovi allievi questa idea di stabilità. Stabilita’ che serve a rilasciare tutto il potenziale dello Stile ed a renderlo efficace, ma anche decisamente bello ed estetico nella sua marzialita’.

Quando praticate lo Schii-Cho, non sentite la Terra come una prigione che vi limita, ma sfruttatela per creare un muro di solida roccia mentre vi difendete ed un potente maglio durante le fasi di attacco.


Parafrasando una vecchia frase del maestro Bruce Lee “Siate Terra, amici miei, Siate Terra!”

Vi aspetto la prossima settimana per iniziare un nuovo viaggio insieme, alla scoperta dell’elegante Forma 2, il Makashi.

Mistrolomeo.
DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA vol. 5

Il nostro viaggio prosegue bene, abbiamo visitato il sistema Lucrodon, più precisamente il pianeta Cassicchio, contattati per chiederci se eravamo interessati a entrare a far parte del sistema Lucrodon. Non abbiamo di fatto combinato niente che già un sistema di tale portata cerca di comprare la nostra libertà, su Cassicchio nonostante volessimo sbarcare tutti ho dovuto solamente mandare Mistrolomeo, in quanto ambasciatore del nostro vessillo e per il fatto che nessuno di noi poteva scendere dalla nave dato che dovevamo mettere a punto i nostri piani (più importanti di uno che ci vuole comprare).
Mistrolomeo è tornato con ottime notizie e ottimi spunti per noi (e per chi sennò?) 
Siamo pirati spaziali e non corsari spziali, seguiamo le antiche tradizioni della pirateria: nessun padrone, libertà, guardare sempre avanti. 
Non permetterò di certo di diventare schiavi di qualcuno.

La ciurma dobbiamo ancora avvertirla di ciò che è stato detto con il pianeta Cassicchio, ma ne è al corrente, Arkael nel silenzio della sua stanza è sempre dietro a tenere in ordine ciò che serve alla nave da tenere in piedi, mentre Mistrolomeo si occupa del motore e della guida della nave. L’infinito non ci fa paura. Gli allenamenti procedono molto bene. 

lunedì 1 aprile 2019

Come Lato Chiaro e Lato Oscuro si esprimono nel Duello


Il Duello può essere, idealmente, il momento del confronto supremo: con se stessi e con gli altri. Per questo può diventare il momento in cui spesso riusciamo ad esprimere la vera parte di noi. 
Il modo in cui ci esprimiamo in un duello racconta e svela qualcosa di noi. 
Siamo cauti ed aspettiamo chiusi in difesa? Siamo aggressivi e puntiamo sull'attacco? Che stile preferiamo? Un Makashi preciso, un potente Soresu? E come lo interpretiamo? Con delicatezza, con potenza?

Osservando il proprio modo di duellare, un atleta può idealmente farsi rientrare in uno dei due allineamenti: Lato Chiaro e Lato Oscuro.




Lo stile che preferiamo ed il nostro modo di interpretarlo possono essere un modo per capire se siamo più vicini ad uno dei due allineamenti e, nel caso, correggere la direzione verso ciò che vorremmo diventare. 

Nello specifico, in questo caso gli allineamenti non rappresentano  Bene e Male (Nella Tortellino Laser e in generale in questo sport, non c'è spazio per chi vuole solamente fare del male a qualcun altro: la scherma che pratichiamo è LUDICA, non marziale!)!
Rappresentano solo il modo di interpretare il duello.
Un seguace del Lato Chiaro per esempio, potrebbe essere molto bravo a gestire le proprie emozioni, a reagire con la calma al brivido del duello, a non approfittare degli errori troppo grossolani del proprio avversario;

Un seguace del Lato Oscuro, d'altro canto, potrebbe essere pervaso di gioia all'idea di duellare, cercare di vincere approfittando di ogni distrazione, essere molto aggressivo e improntato all'attacco. 

Pensi di essere un seguace del Lato Chiaro o del Lato Oscuro? 
Per scoprirlo non ti servono test su Facebook. Il modo migliore e più divertente è venirlo a scoprire di persona con noi!



DIARIO DEL CAPITANO

  Pagina 7   Data importante domani!!  Ciao ciurma! Buon sabato a tutti quanti!! Oggi parlerò un po’ di me ma non tanto di quello che sento ...