Buongiorno a tutti!
Come abbiamo avuto modo di vedere in queste prime settimane, ogni Forma di combattimento con la Lightsaber non è semplicemente una concatenazione tecnica di attacchi, guardie e parate; alle spalle di ogni stile esiste una sua forte struttura filosofica ed una sua essenza caratteristica, che lo rende una “creatura” dotata di una propria autonomia e personalità.
Tra i tratti fondamentali di ogni stile esiste anche una componente geometrica, essenziale nella comprensione della Forma stessa e nel suo sviluppo didattico: nel caso dello Schii-Cho la figura di riferimento e’ la Sfera.
Per carpire l’essenza della Forma 1 e fare davvero proprio lo stile nelle sue diverse sfaccettature, occorre visualizzare il duellante al centro di una sfera, il cui raggio non è altro che la lama della spada; ogni tecnica difensiva e offensiva si muove diligentemente all’interno di questa figura e, finché si “rispetta” la geometria dello Stile, il praticante della Forma 1 e’ pressoché invulnerabile.
Fondamentale risulta la posizione della punta della spada, che segue in ogni momento la superficie della sfera, mantenendo lo Schii-choista il più lontano possibile dagli attacchi dell’avversario, immmerso nel centro esatto del cerchio difensive.
Sia durante l’apprendimento dello Schii-Cho base, che nel proseguio della sua parte avanzata, la didattica della Tortellino Laser punta a rendere il duellante conscio della fondamentale importanza della geometria dello stile, in maniera da diventare padroni di ogni componente della Forma 1.
La prossima settimana chiuderemo il nostro viaggio all’interno dello stile Schii-Cho, sviscerandone la componente alchemica, sempre al servizio di una migliore didattica e di una più efficace assimilazione.
Mistrolomeo
mercoledì 27 marzo 2019
martedì 26 marzo 2019
DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA vol.4
DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA vol. 4
Mi permetto di allentare la tensione, il primo mese di viaggio ormai è andato e tutti sono contenti di ciò che stiamo facendo. Spero di riuscire di essere sempre all’altezza del compito che mi sono ritrovato a coprire, è un dubbio che ho tutti i giorni con la quale faccio i conti ogni singolo attimo della mia giornata.
Proprio in questi giorni però ho avuto prova di un grande miglioramento da parte di tutti sia dal punto di vista del combattimento sia dal punto di vista di crescita personale, dopo tanto i miei occhi e il mio cuore hanno potuto rivedere una situazione di pace e allegria, dove si parlava sostanzialmente del nulla, ma quel nulla che tiene uniti e fa ridere e stare bene, questo è uno dei segni più belli che potessi mai sentire e vedere.
Dal mio canto me ne stavo in fondo alla sala a vedere la ciurma che scherzava e rideva, anche io ho partecipato ma ho voluto più godermi la scena, in silenzio, il modo migliore per assaporare appieno un momento.
Questo comunque non deve distogliermi dai nostri compiti e non deve farmi abbassare la guardia! Ormai abbiamo dato i nomi anche ai ragazzi della ciurma: il primo è stato “scimmia”, si esatto, poi un giorno spiegherò perché, abbiamo kiloton, sbriciola rotule... e via discorrendo. Magari un giorno parlerò anche di loro nello specifico.
mercoledì 20 marzo 2019
Forma 1, episodio 3: filosofia
Benvenuti nuovamente nel concilio degli stili!
Ogni Forma di combattimento che insegnamo alla Tortellino Laser asd ha le sue peculiarità tecnico-stilistiche ed ogni praticante interpreta lo stile secondo il suo modo di essere.
Perciò non è semplice descrivere correttamente la filosofia insita dietro ad ogni stile; questo risulta ancora più complesso quando parliamo della Forma 1, lo Schii-Cho.
I nostri allievi studiano lo Schii-cho per quasi 15 mesi prima di passare alla Forma 2, quindi, in maniera molto comprensibile, lo considerano spesso come uno stile didattico, per familiarizzare con il Lightsaber Combat. E molto spesso lo abbandonano in parte, ignorando la vera essenza della Forma, nascosta in bella vista in quanto appreso durante la prima lezione.
C’e’ un motivo per cui la guardia media dello Schii-Cho viene chiamata anche Parata Zero: nella staticità della guardia e’ insito un vero e proprio muro, se aiutato adeguatamente dal mantenimento di una posizione strategica al centro del terreno di scontro.
Gandalf il Grigio, mentre immobile sul ponte di Khazad-Dim grida al Balrog “TU! NON PUOI! PASSARE!”, rappresenta perfettamente la quintessenza dello Schii-Cho. E questa immagine dovrebbe rimanere scolpita nella mente di ogni praticante della Forma 1.
Non importa se il tuo avversario ha più esperienza, conosce tutti gli stili, e’ molto più rapido e potente di te: lo Schii-Cho interpretato bene ti consente di bypassare il gap tecnico-fisico, senza neanche spendere troppe energie, mentre l’avversario deve trovare spazi, tempi e strategie energeticamente costose per oltrepassare le tue difese.
Un Maestro dello Schii-Cho non ha bisogno di pavoneggiarsi, di fare il Figo in acrobatiche evoluzioni od in frivole linee di attacco: attraverso il concetto di “Muda” (Togliere ogni aspetto superfluo) tanto caro ai Samurai, lo Schii-choista usa la semplicità delle linee dello Stile per renderlo mostruosamente efficace, contro ogni altra Forma successiva.
Semplicità e Solidità, l’essenza della Forma 1. Benvenuti nello
schii-Cho!
La prossima settimana vi parlerò delle Geometrie dello Stile.
Mistrolomeo
Ogni Forma di combattimento che insegnamo alla Tortellino Laser asd ha le sue peculiarità tecnico-stilistiche ed ogni praticante interpreta lo stile secondo il suo modo di essere.
Perciò non è semplice descrivere correttamente la filosofia insita dietro ad ogni stile; questo risulta ancora più complesso quando parliamo della Forma 1, lo Schii-Cho.
I nostri allievi studiano lo Schii-cho per quasi 15 mesi prima di passare alla Forma 2, quindi, in maniera molto comprensibile, lo considerano spesso come uno stile didattico, per familiarizzare con il Lightsaber Combat. E molto spesso lo abbandonano in parte, ignorando la vera essenza della Forma, nascosta in bella vista in quanto appreso durante la prima lezione.
C’e’ un motivo per cui la guardia media dello Schii-Cho viene chiamata anche Parata Zero: nella staticità della guardia e’ insito un vero e proprio muro, se aiutato adeguatamente dal mantenimento di una posizione strategica al centro del terreno di scontro.
Gandalf il Grigio, mentre immobile sul ponte di Khazad-Dim grida al Balrog “TU! NON PUOI! PASSARE!”, rappresenta perfettamente la quintessenza dello Schii-Cho. E questa immagine dovrebbe rimanere scolpita nella mente di ogni praticante della Forma 1.
Non importa se il tuo avversario ha più esperienza, conosce tutti gli stili, e’ molto più rapido e potente di te: lo Schii-Cho interpretato bene ti consente di bypassare il gap tecnico-fisico, senza neanche spendere troppe energie, mentre l’avversario deve trovare spazi, tempi e strategie energeticamente costose per oltrepassare le tue difese.
Un Maestro dello Schii-Cho non ha bisogno di pavoneggiarsi, di fare il Figo in acrobatiche evoluzioni od in frivole linee di attacco: attraverso il concetto di “Muda” (Togliere ogni aspetto superfluo) tanto caro ai Samurai, lo Schii-choista usa la semplicità delle linee dello Stile per renderlo mostruosamente efficace, contro ogni altra Forma successiva.
Semplicità e Solidità, l’essenza della Forma 1. Benvenuti nello
schii-Cho!
La prossima settimana vi parlerò delle Geometrie dello Stile.
Mistrolomeo
martedì 19 marzo 2019
DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA Vol. 3
Nella mia vita e nelle mie esperienze ne ho viste e vissute tante, alcune di queste da considerarsi al limite del possibile. Da fate a stregoni e demoni a morti che resuscitano. Ma non avrei mai pensato di rivedere un fantasma, è passato e se ne è andato. Oscuro presagio? Non lo so, ma ora sono cosciente de fatto che non le ho viste tutte e siamo pronti a vivere anche l’impossibile. La nave è partita e ci siamo addentrati nel nostro universo, a cadenze regolari ci alleniamo: meditazione, combattimento con le nostre spade. Consideriamo combattimento anche il confrontarci con le nostre idee e pensieri, formare una mente unica ma con appendici differenti aiuta a renderla completa.
Arkael e Mistrolomeo sono un connubio per gli allenamenti perfetto. Come già descritto da Arkael nei suoi diari, è nel duello che troviamo la nostra vera essenza. Anche io non smetto di imparare cose nuove e perfezionare ciò che già so.
Mi sovviene comunque in mente una domanda che mi viene posta spesso e volentieri: perché siete diventati pirati?
A questo risponderò ma non adesso...
Kappa
lunedì 18 marzo 2019
Libertà di espressione
Non esiste una sola via: proprio in virtù delle sue caratteristiche, la Scherma con Spada Laser che pratichiamo alla Tortellino Laser a.s.d. può essere vissuta in modi diversi!
E' uno Sport divertente, in quanto diamo attenzione sia all'allenamento fisico chee mentale; pratichiamo all'interno della palestra e, quando arriva la bella stagione, all'aperto!
E' uno Sport competitivo: se hai voglia di metterti alla prova e di migliorare confrontandoti con gli altri, il Duello è certamente il momento giusto! Duelliamo con rispetto ed onore, qui da noi non trovano posto gradassi interessati a schiacciare atleti meno abili o meno esperti di loro per sentirsi migliori.
Ricorda: #duelisnotforbimbiminkia !
Ricorda: #duelisnotforbimbiminkia !
E' un Gioco: prendendo ispirazione dall'universo di Guerre Stellari (Star Wars), incoraggiamo ogni iscritto che desidera giocare con noi a farlo: creare un personaggio con una storia, creare ed indossarne il costume, mostrarlo e/o giocarlo in occasione di fiere ed eventi!
E' un momento per stare insieme! Chiacchierando delle nostre passioni ed hobbies. Da noi troverai Amicizia e Solidarietà! Prima, durante e dopo l'allenamento!
Che tu sia segua il "lato chiaro", che tu sia seguace del "lato oscuro", in noi troverai sicuramente amici e compagni con cui esprimere e trovare la tua Via.
venerdì 15 marzo 2019
Il cuore della spada, l’essenza del guerriero
“Il cuore della spada, il cristallo e’...” (Yoda)
Al centro del processo per la realizzazione di una Lightsaber, vi e’ la ricerca, la raffinazione e l’incastonatura del cristallo kiber che, irradiato da una fonte energetica, crea il fascio di plasma, dando origine alla lama.
Nel Lore di Star Wars la maggior parte dei cristalli, usati nella costruzione delle spade Laser, veniva raccolta in particolari caverne su Adega, Ilum ed in particolare su Dantooine.
Alla fine del suo percorso come allievo, ogni neo Padawan doveva compiere una sorta di pellegrinaggio, guidato dalla Forza, per trovare il “Suo” particolare cristallo, con cui sarebbe poi entrato in sintonia.
Difatti, per un individuo non sensibile alla Forza, un cristallo e’ un semplice pezzo di roccia. Sarà certamente in grado di accendere e maneggiare una Lightsaber, ma sarà semplicemente il maneggiare un fascio rovente di plasma. Per il cavaliere Jedi od il guerriero Sith, invece, il cristallo e’ molto, molto di più: e’ la manifestazione della connessione esistente tra lo spadaccino e la Forza, nelle sue diverse espressioni.
Una volta trovato il cristallo giusto, l’apprendista doveva Rimanere in meditazione anche settimane davanti al cristallo per entrare in sintonia con lui e renderlo parte del flusso di Forza.
Alcuni allievi particolarmente dotati, come Maul o Luke Skywalker, riuscivano tramite la Forza e la concentrazione a plasmare i loro cristalli da materiali inerti.
Un caso particolare e’ rappresentato quando un guerriero veniva corrotto dal lato oscuro della Forza, il cristallo della sua Lightsaber perdeva ogni “contatto” e sintonia con il possessore e quindi doveva venire modificato. Alcune teorie parlano di cristalli sintetici con una particolare affinità con il lato Oscuro, altre (che personalmente preferisco) invece descrivono un processo violento di “sanguinamento” del cristallo, tramite la rabbia del possessore, in maniera da corrompere fisicamente l’essenza della spada. Da qui, il colore cremisi delle spade usate dai Sith.
Colori delle Lame e loro significato:
I cristalli Kiber, che davano il personale colore alla lama brandita, “sceglievano” il loro padrone in base all’indole ed alla sensibilità nei confronti della Forza:
- Blu rappresentava pienamente chi aveva scelto la “via del Guardiano”, ovvero chi sviluppava la Forza attraverso il Duello.
- Verde invece era più comune per chi mostrava una maggiore inclinazione per i poteri legati alla manipolazione della Forza stessa, segnando la “Via del Console”.
- Giallo era riservato poi ai Difensori, futuri Custodi del Tempio Jedi e protettori dei segreti dell’Ordine.
All’interno della spada potevano essere posizionati più cristalli, dando origine a combinazioni cromatiche molto variegate, che potevano rappresentare motivazioni affettive (Galen Marek inserì il cristallo blu della spada del padre insieme al suo verde, dando origine ad un particolare verde acqua) oppure avevano lo scopo recondito di creare una sinergia potenziativa tra i cristalli.
Casi particolari sono il Color Ametista della spada del Maestro Windu, che, scaturendo dal rosso e dal blu, rappresentava molto bene la Luce e l’Oscurita’ della Forma 7, il Vaapad, utilizzata dal Maestro. Oppure l’arancione, che sottolineava l’unicita’ di Loobacca, unico Wookie sensibile alla Forza.
A presto!
Mistrolomeo
Al centro del processo per la realizzazione di una Lightsaber, vi e’ la ricerca, la raffinazione e l’incastonatura del cristallo kiber che, irradiato da una fonte energetica, crea il fascio di plasma, dando origine alla lama.
Nel Lore di Star Wars la maggior parte dei cristalli, usati nella costruzione delle spade Laser, veniva raccolta in particolari caverne su Adega, Ilum ed in particolare su Dantooine.
Alla fine del suo percorso come allievo, ogni neo Padawan doveva compiere una sorta di pellegrinaggio, guidato dalla Forza, per trovare il “Suo” particolare cristallo, con cui sarebbe poi entrato in sintonia.
Difatti, per un individuo non sensibile alla Forza, un cristallo e’ un semplice pezzo di roccia. Sarà certamente in grado di accendere e maneggiare una Lightsaber, ma sarà semplicemente il maneggiare un fascio rovente di plasma. Per il cavaliere Jedi od il guerriero Sith, invece, il cristallo e’ molto, molto di più: e’ la manifestazione della connessione esistente tra lo spadaccino e la Forza, nelle sue diverse espressioni.
Una volta trovato il cristallo giusto, l’apprendista doveva Rimanere in meditazione anche settimane davanti al cristallo per entrare in sintonia con lui e renderlo parte del flusso di Forza.
Alcuni allievi particolarmente dotati, come Maul o Luke Skywalker, riuscivano tramite la Forza e la concentrazione a plasmare i loro cristalli da materiali inerti.
Un caso particolare e’ rappresentato quando un guerriero veniva corrotto dal lato oscuro della Forza, il cristallo della sua Lightsaber perdeva ogni “contatto” e sintonia con il possessore e quindi doveva venire modificato. Alcune teorie parlano di cristalli sintetici con una particolare affinità con il lato Oscuro, altre (che personalmente preferisco) invece descrivono un processo violento di “sanguinamento” del cristallo, tramite la rabbia del possessore, in maniera da corrompere fisicamente l’essenza della spada. Da qui, il colore cremisi delle spade usate dai Sith.
Colori delle Lame e loro significato:
I cristalli Kiber, che davano il personale colore alla lama brandita, “sceglievano” il loro padrone in base all’indole ed alla sensibilità nei confronti della Forza:
- Blu rappresentava pienamente chi aveva scelto la “via del Guardiano”, ovvero chi sviluppava la Forza attraverso il Duello.
- Verde invece era più comune per chi mostrava una maggiore inclinazione per i poteri legati alla manipolazione della Forza stessa, segnando la “Via del Console”.
- Giallo era riservato poi ai Difensori, futuri Custodi del Tempio Jedi e protettori dei segreti dell’Ordine.
All’interno della spada potevano essere posizionati più cristalli, dando origine a combinazioni cromatiche molto variegate, che potevano rappresentare motivazioni affettive (Galen Marek inserì il cristallo blu della spada del padre insieme al suo verde, dando origine ad un particolare verde acqua) oppure avevano lo scopo recondito di creare una sinergia potenziativa tra i cristalli.
Casi particolari sono il Color Ametista della spada del Maestro Windu, che, scaturendo dal rosso e dal blu, rappresentava molto bene la Luce e l’Oscurita’ della Forma 7, il Vaapad, utilizzata dal Maestro. Oppure l’arancione, che sottolineava l’unicita’ di Loobacca, unico Wookie sensibile alla Forza.
A presto!
Mistrolomeo
mercoledì 13 marzo 2019
Forma 1, Episodio 2: codifica
Ben Trovati!
Questa settimana vi accompagnerò nel proseguio del nostro viaggio all’interno della Forma 1, in particolare su come, alla Tortellino Laser, abbiamo pensato di “teletrasportare” lo Shii-Cho nel mondo reale.
Per codificare uno stile ci basiamo su due aspetti: la filosofia dello stile ed un forma schermistica reale su cui imperniare le linee generali.
Abbiamo detto la volta scorsa che lo Shii-Cho era la prima forma ad essere insegnata ai bambini sensibili alla Forza, appena giunti al Tempio, per via della sua relativa semplicità didattica e la schematicità delle sue linee di attacco e di difesa.
Dovevamo costruire uno stile difensivo, che non fosse troppo faticoso e che fosse il modo didatticamente più semplice per cominciare a prendere confidenza con una Lightsaber.
La scelta più naturale possibile e’ stata basare la Forma 1 sull’armonia marziale ed austera del Kendo Giapponese.
Questa settimana vi accompagnerò nel proseguio del nostro viaggio all’interno della Forma 1, in particolare su come, alla Tortellino Laser, abbiamo pensato di “teletrasportare” lo Shii-Cho nel mondo reale.
Per codificare uno stile ci basiamo su due aspetti: la filosofia dello stile ed un forma schermistica reale su cui imperniare le linee generali.
Abbiamo detto la volta scorsa che lo Shii-Cho era la prima forma ad essere insegnata ai bambini sensibili alla Forza, appena giunti al Tempio, per via della sua relativa semplicità didattica e la schematicità delle sue linee di attacco e di difesa.
Dovevamo costruire uno stile difensivo, che non fosse troppo faticoso e che fosse il modo didatticamente più semplice per cominciare a prendere confidenza con una Lightsaber.
La scelta più naturale possibile e’ stata basare la Forma 1 sull’armonia marziale ed austera del Kendo Giapponese.
La figura del Samurai ha avuto una fortissima influenza nella caratterizzazione del cavaliere Jedi, per cui è stato un ottimo punto di partenza.
Ovviamente, avendo il Lightsaber Combat una forte connotazione ludica, abbiamo dovuto “sfilettare” il Kendo, scartando tutte le sue componenti aggressive e togliendo naturalmente ogni affondo e attacchi di punta.
La risultante finale si è concretizzata in uno stile armonico a due mani, con spiccate caratteristiche di solidità difensive e direttive di attacco ben delineate, lasciando relativamente poco spazio all’iniziativa del praticante, ma fornendo un fondamentale percorso didattico all’allievo, che può lavorare sulla coordinazione spada-gambe, sulla sicurezza del duello e sulla pulizia dello Stile senza dover troppo pensare all’improvvisazione.
Nel caso dello Shii-Cho, e’ la forma che guida il duellante, non viceversa.
La sua solidità difensiva, la sua semplicità ed il suo non dover rispondere ad eccessive richieste fisiche, ne fanno un ottimo mezzo per iniziare a duellare e, per lo schermidore esperto, un ottimo “rifugio” in cui prendere fiato ed idee durante le fasi più concitate di uno scontro.
Recentemente stiamo valutando nuove opzioni per rendere questo “stile madre” più accattivante e proporlo come una scelta attraente anche dopo più anni di pratica.
La prossima settimana proseguiremo nell’analisi della Forma 1, addentrandoci nella sua essenza filosofica.
May the Force be with you!
Mistrolomeo
Il Duello
E' nel Duello che si concentra il succo dello sport che pratichiamo. Tutti i movimenti, le tecniche, gli allenamenti trovano la loro espressione nel Duello.
All'interno di uno spazio delimitato, si fronteggiano due (o più) atleti che confrontano la propria abilità nella scherma, e non solo.
Il Duello è un momento di importanza fondamentale, in cui ha la possibilità di emergere la parte più profonda di ognuno declinata nel linguaggio della Scherma con Spada Laser. La pazienza e l'irruenza, la capacità di ascolto e dialogo (attraverso la Spada) e la sopraffazione, la morbidità e la rigidità, il rispetto e anche la paura: sono tutti elementi che possono emergere e determinano lo stile unico del duellante al di la degli stili canonici insegnati, un'interpretazione personale delle tecniche trasmesse..
E' un momento di insegnamento: attraverso il Duello entrambi i contendenti imparano qualcosa dal compagno di allenamento che stanno sfidando, entrambi hanno la possibilità di migliorare. Non è importante chi vince o chi perde, è importante COME si duella.
Nella nostra scuola alleniamo al Duello in maniera completa, sia dal punto di vista fisico e atletico, sia dal punto di vista mentale.
Insegniamo a dialogare, a rispettare l'avversario sia nella vittoria che nella sconfitta, insegniamo a mettersi a disposizione del compagno per crescere insieme.
All'interno di uno spazio delimitato, si fronteggiano due (o più) atleti che confrontano la propria abilità nella scherma, e non solo.
Il Duello è un momento di importanza fondamentale, in cui ha la possibilità di emergere la parte più profonda di ognuno declinata nel linguaggio della Scherma con Spada Laser. La pazienza e l'irruenza, la capacità di ascolto e dialogo (attraverso la Spada) e la sopraffazione, la morbidità e la rigidità, il rispetto e anche la paura: sono tutti elementi che possono emergere e determinano lo stile unico del duellante al di la degli stili canonici insegnati, un'interpretazione personale delle tecniche trasmesse..
E' un momento di insegnamento: attraverso il Duello entrambi i contendenti imparano qualcosa dal compagno di allenamento che stanno sfidando, entrambi hanno la possibilità di migliorare. Non è importante chi vince o chi perde, è importante COME si duella.
Nella nostra scuola alleniamo al Duello in maniera completa, sia dal punto di vista fisico e atletico, sia dal punto di vista mentale.
Insegniamo a dialogare, a rispettare l'avversario sia nella vittoria che nella sconfitta, insegniamo a mettersi a disposizione del compagno per crescere insieme.
martedì 12 marzo 2019
DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA vol.2
Diario di bordo del capitano:
È passata una settimana da quando ho scritto per la prima volta qui. Da quando è cominciata questa avventura.
Ho talmente tanto da dire e raccontare, la nave che abbiamo a disposizione risponde bene, grazie ai controlli di Mistrolomeo e Arkael, sia l’iperguida che la navigazione stealth non hanno bisogno di ulteriori riparazioni, dal mio canto faccio in modo di gestire dalla cabina di comando, sono comandi che ho visto milioni di volte ma nell’effettivo non ho mai usato, infatti qualche scivolone da parte mia è avvenuto, tutto dovuto all’eccitazione di voler partire e dare affidabilità all’equipaggio.
La ciurma si è detta pronta ed infatti lo è, inoltre possiamo contare su ogni singola persona, ognuno di loro ha una particolarità che la contraddistingue, magari ne parlerò più avanti. Ogni volta comunque ripetiamo gli insegnamenti che noi tre (Arkael, Mistrolomeo ed io) abbiamo imparato da quelle persone provenienti da altre galassie lontane lontane, portando avanti il loro credo che ci ha letteralmente conquistato. Loro la chiamano “forza” e ad essere sinceri non riesco a trovare un altro termine appropriato, magari un giorno proverò a descriverlo. Questo è tutto per oggi, noi pirati abbiamo messo a punto la nave e ci prepariamo per salpare e portare avanti i nostri valori, abbiamo già alcune mete da confermare, sappiamo cosa abbiamo e cosa vogliamo e non smetteremo di guardare avanti.
Kappa
mercoledì 6 marzo 2019
Forma 1, Episodio 1
buongiorno a tutti!
Come anticipato la settimana scorsa, parte oggi la mia rassegna delle 8 forme di combattimento con la Lightsaber.
Oggi vi parlerò della Forma 1, cominciando dalla sua “storia” all’interno della saga di Star Wars.
La Forma I: Shii-Cho, nota anche come La Via del Sarlacc, o La Forma della Determinazione, è la prima delle otti forme di combattimento con la spada Laser.
Con lo sviluppo della tecnologia bellica che sta alla base della Lightsaber, nacque la necessità di una forma di combattimento. Così nacque la Forma I. Lo Shii-Cho è il piu' antico stile di combattimento con spada laser, sviluppato dai primi Maestri Jedi in modo tale da incorporare i principi chiave delle antiche tradizioni di combattimento con spada.
Per la sua semplicita', e' spesso la prima forma ad essere insegnata, per cui quasi tutti i duellanti con spada laser includono certi aspetti dello Shii-Cho nelle loro manovre.
Quando i bambini sensibili alla Forza venivano portati al Tempio Jedi per iniziare il loro apprendistato, venivano affidati agli insegnamenti dei maestri Yoda e Cin Drallin.
L’addestramento iniziava proprio con lo Shii-Cho, per via della sua semplicità e delle sue caratteristiche difensive, in grado di preparare l’allievo ad essere indipendente durante le missioni sul campo che lo attendevano, una volta scelto come Padawan da un Maestro Jedi.
Anche se schematica e meno elegante di altri stilipiù avanzati, la Forma 1 era la “dimora stilistica” a cui fare ritorno in caso il duellante si fosse trovato alle strette durante uno scontro.
La prossima settimana vi parlerò di come, alla Tortellino Laser, abbiamo deciso di portare nel mondo reale lo Shii-Cho e di come abbiamo voluto codificarlo.
Grazie della lettura,
Mistrolomeo
Come anticipato la settimana scorsa, parte oggi la mia rassegna delle 8 forme di combattimento con la Lightsaber.
Oggi vi parlerò della Forma 1, cominciando dalla sua “storia” all’interno della saga di Star Wars.
La Forma I: Shii-Cho, nota anche come La Via del Sarlacc, o La Forma della Determinazione, è la prima delle otti forme di combattimento con la spada Laser.
Con lo sviluppo della tecnologia bellica che sta alla base della Lightsaber, nacque la necessità di una forma di combattimento. Così nacque la Forma I. Lo Shii-Cho è il piu' antico stile di combattimento con spada laser, sviluppato dai primi Maestri Jedi in modo tale da incorporare i principi chiave delle antiche tradizioni di combattimento con spada.
Per la sua semplicita', e' spesso la prima forma ad essere insegnata, per cui quasi tutti i duellanti con spada laser includono certi aspetti dello Shii-Cho nelle loro manovre.
Quando i bambini sensibili alla Forza venivano portati al Tempio Jedi per iniziare il loro apprendistato, venivano affidati agli insegnamenti dei maestri Yoda e Cin Drallin.
L’addestramento iniziava proprio con lo Shii-Cho, per via della sua semplicità e delle sue caratteristiche difensive, in grado di preparare l’allievo ad essere indipendente durante le missioni sul campo che lo attendevano, una volta scelto come Padawan da un Maestro Jedi.
Anche se schematica e meno elegante di altri stilipiù avanzati, la Forma 1 era la “dimora stilistica” a cui fare ritorno in caso il duellante si fosse trovato alle strette durante uno scontro.
La prossima settimana vi parlerò di come, alla Tortellino Laser, abbiamo deciso di portare nel mondo reale lo Shii-Cho e di come abbiamo voluto codificarlo.
Grazie della lettura,
Mistrolomeo
martedì 5 marzo 2019
DIARIO DI BORDO DEL CAPITANO KAPPA
Diario di bordo del capitano:
Capitano, che parola importante, non me la vedo proprio addosso eppure sembra proprio che da ieri io sia il nuovo capitano della nave. Una responsabilità non da poco anche con un equipaggio valido! Ero... No! Eravamo parte di un insieme di altre navi che seguivano la stessa idea ma che purtroppo abbiamo dovuto lasciare, gli ideali che ci spingevano hanno cominciato a divergere troppo.
La giustizia, la lealtà, l’essere chiari e onesti con se stessi e con il prossimo sono il nostro vessillo, anche nelle profondità dell’universo.
Capitano, che parola pesante anche per un pirata, ma credo di potercela fare! Arkael e Mistrolomeo, Rispettivamente il vice capitano e il navigatore....
Si possiamo farcela!
Kappa
Capitano, che parola importante, non me la vedo proprio addosso eppure sembra proprio che da ieri io sia il nuovo capitano della nave. Una responsabilità non da poco anche con un equipaggio valido! Ero... No! Eravamo parte di un insieme di altre navi che seguivano la stessa idea ma che purtroppo abbiamo dovuto lasciare, gli ideali che ci spingevano hanno cominciato a divergere troppo.
La giustizia, la lealtà, l’essere chiari e onesti con se stessi e con il prossimo sono il nostro vessillo, anche nelle profondità dell’universo.
Capitano, che parola pesante anche per un pirata, ma credo di potercela fare! Arkael e Mistrolomeo, Rispettivamente il vice capitano e il navigatore....
Si possiamo farcela!
Kappa
lunedì 4 marzo 2019
Tortellino Laser ASD
La versione breve è che pratichiamo Scherma con Spada Laser.
Lo fanno in molti oggigiorno, probabilmente ora che in Francia è stato riconosciuto come sport lo faranno ancora in di più.
La versione lunga è che lo facciamo a modo nostro:
50% Sport, 50% gioco, 100% reale!
Lo facciamo per stare insieme e per migliorarci a vicenda, nella scherma e nella vita; lo facciamo con il corpo, con la mente e con lo spirito; lo facciamo con gioia!
Siamo orgogliosi del gruppo che abbiamo creato nel tempo, di come sia cresciuto e continui a crescere! Senza voler esagerare, una piccola famiglia della scherma.
Il linguaggio che parliamo è quello del Rispetto e dell'Amicizia. Anche nel duello, anche nel confronto non è importante chi sia il più bravo o il meno bravo: duellare insieme è un modo per imparare tutti qualcosa di nuovo, e questo è molto più difficile che semplicemente "vincere".
Cosa cerchiamo nei nostri soci/atleti?
Passione, e la condivisione di questi nostri valori.
Passione, e la condivisione di questi nostri valori.
E soprattutto, la voglia di divertirsi INSIEME!
Ti aspettiamo!
venerdì 1 marzo 2019
Forme e Significati
Il Lightsaber Combat che insegnamo alla Tortellino Laser asd si basa sulla pratica ed il perfezionamento delle 8 forme di combattimento con la spada Laser descritte nella Saga di Star Wars.
La componente estetica ed elegantemente coreografica, insita nei duelli tra cavalieri Jedi e Sith, e’ stata codificata e resa praticabile dai nostri istruttori fondendo ogni singola forma (o Stile) con tecniche di scherma reali, che vanno dalla sciabola olimpica al Kendo Giapponese, dallo Iaido alla spada cinese, fino a forme più elaborate e complesse, come il Naginata-Do o l’uso della spada doppia.
In questa mia rubrica settimanale, che inizierà formalmente dalla prossima settimana, vi proporrò un’analisi completa dei vari stili dal punto di vista tecnico, ma anche andando a ricercare gli aspettti filosofici, geometrici ed esoterici insiti in ognuno di loro.
Stay Tuned!
Mistrolomeo, il miglior amico di me stesso.
La componente estetica ed elegantemente coreografica, insita nei duelli tra cavalieri Jedi e Sith, e’ stata codificata e resa praticabile dai nostri istruttori fondendo ogni singola forma (o Stile) con tecniche di scherma reali, che vanno dalla sciabola olimpica al Kendo Giapponese, dallo Iaido alla spada cinese, fino a forme più elaborate e complesse, come il Naginata-Do o l’uso della spada doppia.
In questa mia rubrica settimanale, che inizierà formalmente dalla prossima settimana, vi proporrò un’analisi completa dei vari stili dal punto di vista tecnico, ma anche andando a ricercare gli aspettti filosofici, geometrici ed esoterici insiti in ognuno di loro.
Stay Tuned!
Mistrolomeo, il miglior amico di me stesso.
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DIARIO DEL CAPITANO
Pagina 7 Data importante domani!! Ciao ciurma! Buon sabato a tutti quanti!! Oggi parlerò un po’ di me ma non tanto di quello che sento ...
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Pagina 2 Stai a vedere che riesco davvero a dare una continuità a quello che dico e che scrivo. La scorsa volta ho solamente detto ciò ...
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Riprendiamo da dove avevo interrotto Pagina 1: Ho interrotto qualcosa che mi faceva stare bene, che mi faceva sentire a mio agio e...
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buongiorno a tutti! Come anticipato la settimana scorsa, parte oggi la mia rassegna delle 8 forme di combattimento con la Lightsaber. Og...